06 Maggio 2024
Elly Schlein. fonte: imagoeconomica
Il Partito Democratico si spacca ancora. La segretaria dei dem, Elly Schlein, ha fatto sapere come si comporterà in merito alla raccolta firme organizzata dalla Cgil per il referendum contro il Jobs Act. "Ho già detto che molti del Pd firmeranno così come altri non lo faranno. Io mi metto tra coloro che lo faranno. Non potrei far diversamente visto che è un punto qualificante della mozione con cui ho vinto le primarie l'anno scorso", ha detto. "Adesso il Pd è impegnato nella campagna delle Europee, sulle amministrative, e su un'altra raccolta firme per noi molto rilevante che è quella per il salario minimo".
L'annuncio di Schlein arriva dopo che appena 48 ore prima uno dei principali esponenti dell'area riformista, Lorenzo Guerini, aveva detto che al posto della segretaria non avrebbe firmato i referendum, e altrettanto aveva fatto Marianna Madia 24 ore prima. Diffusasi la notizia Piero De Luca, coordinatore dell'area Bonaccini, ha a sua volta annunciato che sarà tra quelli che non firmerà. De Luca ha evitato toni troppo polemici, ma ha osservato che "anziché guardare nello specchietto retrovisore sarebbe stato meglio lavorare a idee e proposte che guardino avanti e migliorino le condizioni dei lavoratori, unendo il partito". Alle parole di De Luca si sono aggiunte quelle di Marianna Madia: "Se proprio voleva fare questa forzatura, poteva farlo prima di Conte. Rimango contraria. In molti come me". E tra questi c'è Simona Malpezzi: "Non firmerò e penso sia sbagliato firmare".
In molti pensano che tra i motivi per cui la leader dem abbia deciso di firmare siano dettati dalla volontà di non essere scavalcata a sinistra da Giuseppe Conte. Questo avrebbe spinto la segretaria alla decisione "solitaria", senza cioè interpellare alcun organo di partito. Giuseppe Conte ha commentato così la vicenda: "Quando siamo stati al governo abbiamo adottato il decreto dignità contro la precarizzazione, abbiamo iniziato a smontare il Jobs Act, che ha creato lavori sempre più precari e ha favorito la moltiplicazione dei contratti a tempo determinato".
Matteo Renzi ha colto la palla al balzo per rilanciare la polemica con il proprio ex partito "Elly Schlein firma i referendum contro il Jobs Act. La segretaria del Pd firma per abolire una legge voluta e votata dal Pd. Finalmente si fa chiarezza. Loro stanno dalla parte dei sussidi, noi dalla parte del lavoro. Amici riformisti: ma come fate a restare ancora nel Pd?", ha scritto sui suoi social il leader di Italia Viva.
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