Letizia Moratti (FI) al GdI: "In Europa per difesa dei confini da Russia e migranti, Tajani leader perfetto, intercettare gli astensionisti; Salis? non commento candidature di altri partiti" - ESCLUSIVA

L'ex sindaco di Milano è stato intervistato dal Giornale d'Italia per alcune tematiche di carattere politico, come le Europee, lo stato di salute di Forza Italia ed anche la recente candidatura di Ilaria Salis con Avs

Letizia Moratti, ex sindaco di Milano ed esponente di Forza Italia, candidata alle prossime elezioni europee, è stata intervistata dal Giornale d'Italia. Tra i temi affrontati il capitolo europee, lo stato di salute di Forza Italia, che dopo la morte di Berlusconi, come dice lei, è "decisamente buono", ed anche la fresca candidatura di Ilaria Salis con Avs

Che effetto le fa questa fiducia che ripone in lei Forza Italia?

"Mi dà un grande entusiasmo, mi onora e responsabilizza molto, prima la scelta di affidarmi la guida della Consulta, il lavoro fatto con questo gruppo di lavoro in vista del congresso, essere inserita nella piattaforma programmatica del partito e all'attenzione del governo, poi la proposta di candidarmi". Moratti, con un breve passato nel Terzo Polo alle spalle e tornata alla casa madre, ha rivelato come "inizialmente non ero propensa a dire di sì, ma la continua e crescente stima nel partito mi ha portata ad accettare per mettermi a disposizione di Forza Italia e del paese, con grande senso di responsabilità e motivo di orgoglio. E farlo sapendo di avere il sostengo di tante persone mi fai ancora più onore".


Quali sono i temi principali che vorrebbe portare in Europa?

"Un Europa più giusta e competitiva, che guardi alla crescita e non all'ideologia, che protegga i cittadini, fondamentale lavorare per rafforzare una difesa comune, e anche la difesa dei confini per rendere più sicure le nostre città". L'ex sindaco mette in neretto tra i punti programmatici il controllo dei confini contro minacce esterne, come quella russa, e quella relativa ad una immigrazione incontrollata.

"Servono investimenti comuni nei nostri settori per non essere dipendenti da altri Paesi, un'Europa che metta al centro la persona attraverso il welfare sociale ed economico, mettendo le imprese nelle condizioni migliori di operare, accompagnandole alla transizione green necessaria ma con tempi diversi rispetto a quelli stabiliti. La difesa comune è un obiettivo, lo certificata il fatto che è contenuto nel programma nel Ppe".

Uno degli obiettivi di forza Italia può essere quello di superare la Lega in termini di voto?

"Obiettivo superare il maggior partito in Italia, quello degli astensionisti, portare a votare persone rimaste deluse della politica, bisogna essere interlocutore e affidabile e autorevole. Non c'è competizione con la Lega, c'è tanta voglia di conquistare la fiducia degli elettori per un obiettivo comune, che in Europa si continui a vivere in pace e serenità".

Come vede lo stato di salute del partito dopo la morte di Berlusconi?

"È decisamente buono, i sondaggi ci vedono in crescita, anche il vero sondaggio sarà quello della sera del nove giugno (giornata delle elezioni europee, ndr). Abbiamo fatto 100mila tesseramenti in meno di due mesi, c'è una grande partecipazione nei congressi provinciali, entusiasmo di tante persone che si avvicinano a Forza Italia, lo dice anche lo spirito di squadra che ha creato Tajani, ha fatto sentire ciascuno di noi portavoce dell'eredita politica di Berlusconi, la principale chiave è il rinnovato entusiasmo, quando in effetti uno smarrimento sarebbe stato giustificato. Il resto è venuto di conseguenza. L'appello di Tajani è stato recepito dalle classi dirigenti, la gente ha apprezzato spirito di squadra".

Tajani è il leader perfetto per Forza Italia?

"Sì, è stato votato all'unanimità".

Quanto il supporto di un ex sindaco come Albertini può essere utile in questa campagna elettorale?

"Gabriele è un amico, è stato un ottimo sindaco e sono felice che mi abbia garantito il sostegno".

Ilaria Salis candidata con Avs, che pensa?

"Non commento candidature di altre partiti".

Di Ivan Vito