17 Aprile 2024
Luca Sammartino, fonte: imagoeconomica
Scandalo mafia e voto di scambio in Sicilia. L'inchiesta coinvolge diversi esponenti politici di Tremestieri, in provincia di Catania, dove sono stati portati a termine 6 arresti, tra cui il sindaco Santi Rando. Ma il nome più grosso è quello del vicegovernatore leghista della Regione e assessore regionale all'Agricoltura Luca Sammartino, che si dice "estraneo ai fatti".
Tra gli indagati della Procura di Catania ci sono esponenti politici, funzionari comunali ed imprenditori. Tra le accuse voto di scambio politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. Un'operazione "Pandora" che ha portato a 11 indagati e 6 arresti.
L'indagine ha ricostruito gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, con oggetto l’elezione nel 2015 dell’attuale Sindaco Santi Rando, arrestato per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata.
Nel comune catanese è stato scoperto un accordo corruttivo con il consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle, finito ai domiciliari per istigazione alla corruzione, e poi finito tra i sostenitori del Rando per le Amministrative del 2021. Ronsisvalle, titolare di una farmacia, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nel Comune, grazie all'aiuto di Sammartino, all'epoca deputato regionale promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino.
Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l'incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un'ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati".
"Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale".
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