Giorgia Meloni ci rende ridicoli agli occhi del mondo? Peccato sia il Presidente del Consiglio, non un comico navigato

Che Giorgia Meloni non sia di casato illustrissimo, come si diceva una volta per sottolineare le origini di un individuo, non è certo un mistero. Lei e il nobile lessico della politica che fu, sono due mondi sconosciuti l'uno all'altro. 

Da ben prima che diventasse Primo Ministro, eravamo abituati al suo slang, molto romano e molto sgraziato, ma quando sei all'opposizione e hai bisogno di farti ascoltare, fa tutto brodo.

Certo è che oggi il problema, un problema di stile e di forma, ha assunto proporzioni imbarazzanti.

Vada per l'abbigliamento da Prima Comunione "de borgata", ma il linguaggio e le uscite che ci regala sono un di più che potrebbe serenamente risparmiarci. 

Così, per non farci mancare niente, la signorina della Garbatella ci ha portati addirittura sulla copertina del Wall Street Journal che, in prima pagina, riporta le foto mentre in Aula nasconde la testa sotto la giacca e percula un parlamentare con tutte le sue faccine non propriamente intelligenti. 

Se fino a ieri non era immaginabile che un Presidente del Consiglio, ovvero l'erede di De Gasperi, di Fanfani, di Scelba, di Moro, di Cossiga, di Andreotti o di Craxi, potesse mai fare le faccine per dileggiare un parlamentare, questo Governo ci ha dimostrato che tutto è possibile, anche offendere un luogo sacro come il Parlamento.

Se sta bene a voi, sta bene a tutti, ma da italiani un pizzico di vergogna dovremmo provarlo. 

Di Aldo Luigi Mancusi