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"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Evviva, torna il Green pass e stavolta è per sempre: e già ci spiegano che, come sempre, è inevitabile

Tutto già vissuto, già subito: la tecnologia autoritaria è per il nostro bene e comunque non si può scampare se vogliamo vivere. Sì, ma vivere come schiavi. Mentre EMA ammette: i vaccini "notoriamente non immunizzavano e provocavano malattie, i governi mentirono".

05 Marzo 2024

Greenpass reintrodotto

È fatta: reintrodotto il greenpass e reso definitivo come vuole l’OMS e per mezzo del ricatto del Pnrr europeo. Questo piano di resilienza e resistenza è una truffa per i cittadini italiani, che si indebitano due volte, ma per chi li gestisce funziona benissimo in modo biunivoco: alla UE serve a tenerci in suo potere, al governo di turno a controllarci meglio. Tutto già vissuto, già subito, comprese le scuse di paglia dei politici a parole contrari e che già adesso vengono a spiegarci che non siamo da soli, che il mondo è grande, che se vogliamo viaggiare il greenpass è inevitabile. Tutto già visto, già sentito. La differenza è di sfumature: a sinistra te lo impongono e ne vanno fieri, a destra te lo fanno subire con lacrime di coccodrillo. Vero, senatore Borghi della Lega? Cerchi che si chiudono, e noi ci siamo dentro: ci stritolano. Ma potevamo forse fidarci di un regime Meloni identico a quello che lo aveva preceduto, il Conte-Draghi, il cui ministro sanitario è uomo del predecessore, l’inqualificabile Speranza, con il placet di Mattarella che quel regime aveva blindato? L’OMS dice che per la prossima pandemia è solo questione di tempo, ed è come dire che la stanno preparando. L’Unione Europea si attrezza e i governi, in primis quello italiano, obbediscono. La realpolitik! Tutto per un prestito a strozzo che ci lascerà più poveri di prima. E si spiega: chi è più povero non va tanto per il sottile, non gli importa più di perdere la libertà se ha il problema di sopravvivere. E non sta neppure a farsi problemi se per sopravvivere si lascia ammalare, se il regime lo mina fino a farlo morire. Sta girando in queste ore un filmato – i giornali e i telegiornali tacciono sui greenpass surrettiziamente ripescati, sulle ammissioni delle agenzie del farmaco, ma in rete queste faccende affiorano – in cui alcuni europarlamentari spiegano e commentano le risposte dell’EMA europea, interpellata sul problema dei vaccini anticovid: ebbene, due di questi, un olandese e un tedesco, riassumono le risposte dell’ente di controllo: c’è di che restare agghiacciati: in estrema sintesi, EMA precisa di avere ammesso i vaccini per le immunizzazioni individuali ma mai a scopo di controllo delle infezioni e men che meno in funzione preventiva: ne deriva la sconfessione di tutte le politiche continentali e dei singoli Paesi componenti, volte a terrorizzare le rispettive popolazioni per costringerle meglio; ricordate la menzogna di Draghi, “il vaccino serve a restare tra sani, non ti vaccini ti ammali muori”: era l’esatto contrario ed è l’EMA ad ammetterlo. Non solo. Lo stesso ente sottolinea la mancanza di dati quanto a contagiosità, ossia i vaccini non avevano lo scopo di prevenire le infezioni, né esistono dati a conferma della reale efficacia contro le infezioni. Qui in causa sono chiamati, per quanto ci riguarda: Aifa, ISS, CTS, virologi sparsi, opinionisti, politici e parassiti dell’informazione che garantivano l’opposto. Anzi, EMA afferma chiaramente che “l’esposizione al virus aumenta la possibilità di contagi anche nei soggetti vaccinati”. Sconfessando le campagne di vaccinazione massiva nelle quali eccelleva il nostro ineffabile Speranza. Nessun riscontro fattuale, nessun senso nel somministrare plurime dosi a giovani, infanti, e rischi incontrollati per i vecchi e i fragili. Ma insistevano. Dice EMA, sollecitata sul punto: “Ci aspettiamo molte segnalazioni di effetti collaterali che si verificano durante e subito dopo la vaccinazione”.

Il trucco fu di escludere dal computo gli effetti accusati nei 14 giorni immediatamente seguenti alla somministrazione; ma fin dall’inizio gli effetti collaterali non hanno mai smesso di piovere, sbugiardando in modo violento i vari Burioni, Bassetti, Pregliasco e compagnia cantante (anche alla lettera, ricordate i tre virologi di Natale?). “Il governo [ogni governo] sapeva che i vaccini non avrebbero protetto dalla diffusione del virus, ma non ha condiviso queste affermazioni con i cittadini”. Cioè ha mentito, censurato, soffocato, ignorato. Continuando ad operare perché i cittadini si ammalassero e, spesso, di patologie definitive e letali. “Al contrario, [il governo] ha costretto i nostri cittadini a vaccinarsi con delle menzogne, ha oscurato gli effetti… l’EMA ha menzionato nella sua lettera indirizzata a noi [europarlamentari] che si aspettano, cito, ‘segnalazioni che si verificano durante o subito dopo la vaccinazione’”; a seguito del meccanismo scatenato dalla ormai famigerata proteina Spike, senonché “gli eventi avversi non dovevano (sic) essere registrati come correlati alla vaccinazione”: trucchi da magliari, da giocatori delle tre carte nel vicolo.

Sulla base di queste condizioni, reintroducono un greenpass che a tutto serve, meno che ad arginare futuri, fantomatici contagi virali. Pronti: rieccolo in Gazzetta Ufficiale, a meno di improbabili ribellioni che spettano al Parlamento. E se spettano al Parlamento, si può star certi che non le vedremo. Speranza è uno che, con accuse non ancora cadute di omicidio e avvelenamento, va in giro ad insultare malati e paralitici che con ogni probabilità si sono devastati proprio per effetto delle sue politiche sciagurate; ecco cosa scriveva, e scrive, nel suo libello da poco ripubblicato e presentato in modo clandestino e blindato: “Per fermare il virus, e ristabilire condizioni in cui niente di tutto ciò che è successo possa più ripetersi, è indispensabile curare tutto. E farlo non è solo conveniente: è giusto (…). credo che, dopo tanti anni controvento, ci sia davvero una nuova possibilità di ricostruire un’egemonia culturale su basi nuove. Vanno nella stessa direzione molte tendenze che vediamo affermarsi, dalle bellissime manifestazioni ambientaliste ispirate dalla giovane Greta (sic!) alle piazze italiane spontanee delle “Sardine” (sic!). Ci stanno gridando la stessa cosa: ci sono beni pubblici fondamentali che vanno difesi e protetti. E non si può restare a guardare. È il momento di un nuovo grande sforzo collettivo. Il Covid ha cambiato tutto, ha toccato nel profondo le esistenze individuali e la convivenza sociale”. In sostanza: vivere in modo sovietico e morire per Greta, per le sardine, per i paraterroristi di Ultima Generazione. Col greenpass, con la tecnologia autoritaria che qui si adotta mentre nelle dittature che molti complici spacciano per democrazie reali, democrazia alternative, non emergono perché stanno già nella logica del controllo, nella pratica del controllo sociale. Ma la verità è che la tentazione di irregimentare il corpo sociale è di tutti, dei simpatizzanti delle dittature come dei sedicenti liberali e libertari. E la verità più vera è che ci stiamo dentro da 4 anni e ogni tanto ci fanno rialzare la testa, un veloce respiro e si ricomincia con l’apnea: chi non regge, muore. E va bene a tutti, l’informazione qualificata non fiata se non per tenere bordone ai processi di involuzione democratica, alle democrazie negative.

Pare tutto così surreale, così assurdo, così impossibile. Ma si spiega con un dato semplicissimo: durante la pandemia che non c’era, ossia artificiale, organizzata e gonfiata, almeno 500 milioni di persone sono cadute in povertà, ma la ricchezza dei miliardari globali è cresciuta di 4 trilioni di dollari nei 4 anni dall’emergere del Covid. È il maggiore trasferimento di ricchezza nella storia dell’umanità. E in più i cittadini di quasi tutto il mondo si sono abituati ad essere tenuti in cattività, hanno accettato comportamenti inumani, degni delle galline, si sono odiati fra loro. Dunque perché accontentarsi?

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