14 Febbraio 2024
Fonte: instagram, @potere al popolo
Dopo la polemica relativa alle parole di Ghali a Sanremo riguardo al genocidio di Gaza, e il relativo comunicato dell'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, anche i partiti Potere al Popolo e Unione Popolare si schierano a favore dell'artista. Lo hanno fatto attraverso una nota sui propri social network, con relativo slogan che ha già fatto il giro del web: "Rai: radio televisione israeliana".
Questo il comunicato dei due partiti: "Adesso basta, boicottiamo la Rai! Tramite un comunicato dell'Ad Roberto Sergio, letto in diretta nazionale, la Rai si schiera apertamente con lo Stato di Israele e con il genocidio che sta compiendo a Gaza. Non c'è possibilità di parole o opinioni differenti. Non appena alcune voci, come quelle di Ghali e Dargen (a cui va tutto il nostro ringraziamento), hanno svelato la verità su quello che sta succedendo in Palestina, subito si è posto rimedio con un comunicato calato dall'alto dal sapore di regime: "o la si pensa come mamma Rai, oppure altre opinioni non sono ammesse. Non ti preoccupare Israele, continuiamo ad appoggiare il tuo genocidio senza problemi". Ma quanta paura vi fa la verità? Se già il silenzio su quello che sta avvenendo è stato un puro atto di censura, oggi si è superato qualsiasi limite. Che schifo".
I due partiti hanno poi convocato i loro elettori a un presidio davanti alle sedi Rai oggi, 14 febbraio, a Milano e in altre città:
"Visto che non sono riusciti a impedire che in diretta TV si pronunciasse la parola “proibita” genocidio, l’ad RAI Sergio ha provato un’operazione di censura ex post. Mostra così, però, solo la paura e la debolezza di chi è consapevole che sta perdendo la “guerra del racconto” e che la propaganda israeliana non sfonda, perché i popoli sanno bene da che parte stare: quella della verità e della lotta di liberazione del popolo palestinese. Come Pap/Up stiamo contribuendo a organizzare presidi in tutta Italia perché Sergio si dimetta e la Rai cessi di essere uno strumento di guerra e un giocattolo nelle mani dell’ultradestra di Meloni e soci. Il 14 Febbraio tutti in piazza a Milano".
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