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Migranti, accordo Italia-Albania da 700 mln di €, la Corte costituzionale albanese vota a favore, al via i due centri di accoglienza

Cinque giudici su 9 della Consulta hanno stabilito che l’intesa risulta essere "conforme" alla costituzione albanese

29 Gennaio 2024

Migranti, accordo Meloni- Edi Rama: in Albania due centri per 36mila immigrati irregolari all'anno, ma vale solo per quelli salvati dalle navi militari italiane

Fonte foto: Governo

Manca solamente la nota ufficiale, ma l'accordo per la realizzazione dei centri di accoglienza dei migranti, siglato dai governi italiano e albanese, si farà. La Corte costituzionale albanese ha infatti votato a favore del patto tra Italia e Albania. Secondo fonti albanesi, cinque giudici su 9 della Consulta locale hanno stabilito che l’intesa siglata a Roma dai Giorgia Meloni ed Edi Rama risulta essere "conforme" alla costituzione albanese. 

Migranti, accordo Italia-Albania da 700 mln di €, la Corte costituzionale albanese vota a favore, al via i due centri di accoglienza

Arriva quindi l'okay per l'accordo da quasi 700 milioni di euro tra Italia e Albania per la realizzazione dei centri di accoglienza dei migranti. La Corte costituzionale albanese ha dato il via libera, dando così la possibilità ai due Paesi di poter iniziare a programmare il progetto di cui sopra. Ma perché si è dovuto aspettare l'okay da parte della Corte albanese? Il motivo risiede nelle proteste da parte dell'opposizione, che, dopo aver raccolto le firme necessarie, aveva portato il patto Roma-Tirana alla Corte costituzionale. Il 13 dicembre scorso i giudici albanesi hanno ammesso il ricorso e lo scorso 18 gennaio hanno iniziato a esaminarlo. I punti da verificare e chiarire erano sostanzialmente due: il presunto mancato rispetto della procedura di negoziazione e firma e la possibile violazione dei diritti umani. Negli ultimi giorni la Consulta ha poi ricevuto ulteriori documenti dalla parte ricorrente – oltre alle "memorie" difensive del governo – e dopo diverse ore di confronto, anche acceso, 5 giudici su 9 hanno dato il loro benestare.

L'accordo

Il protocollo d’intesa, firmato all'epoca da Meloni e Rama, (l’accordo politico risale ad agosto, quando la premier si recò nel Paese delle Aquile) prevede "di allestire centri migranti in Albania che possano contenere fino 3mila persone”, spiega la presidente del Consiglio. Più esplicitamente "l'Albania darà possibilità all'Italia di utilizzare alcune aree del territorio albanese dove l'Italia potrà realizzare, a proprie spese, due strutture dove allestire centri per la gestione di migranti illegali. Inizialmente potrà accogliere fino a 3mila persone che rimarranno il tempo necessario per espletare le procedure delle domande di asilo ed eventualmente rimpatrio". A regime si parla di 36mila persone l’anno. Nello specifico sono due le zone utilizzate. La prima al porto di Shengjin, dove saranno smaltite le procedure di sbarco e identificazione con una prima accoglienza. La seconda a Gjader, nel nord ovest dell' Albania, dove sorgerà un centro modello Cpr per le successive fasi, con finalità rimpatrio. L’intesa non riguarda gli immigrati arrivati sul suolo italiano ma si applica solo ai migranti salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Gdf, non quelle delle ong. Nei centri albanesi non andranno minori, né donne in gravidanza né soggetti vulnerabili. 

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