18 Gennaio 2024
Giorgia Meloni, fonte: imagoeconomica
È ormai pronto il nuovo piano pandemico 24-28. Il governo Meloni sta ultimando i lavori insieme alle Regioni ed in rete circola già una bozza del testo, di 220 pagine, nelle quali sono presenti tutte le linee guida da adottare. I tanti che si aspettavano un passo indietro, o meglio, un miglioramento rispetto al passato resteranno delusi. La compilazione del piano è stata affidata soprattutto a tecnici, che hanno seguito anche le linee guida fissate dall'Oms in tema di pandemie.
Il documento spiega chiaro e tondo quali sono i piani del governo per combattere un eventuale nuova pandemia. I vaccini sono "la misura preventiva più efficace" e sono quelli che hanno un forte "valore solidaristico": strano a dirsi visto che nel periodo pandemico la stessa Meloni affermava di non voler vaccinare sua figlia, mantenendo una linea piuttosto scettica sul vaccino Covid.
Un'altra voce che creerà sussulti è quella legata alle restrizioni. Lockdown, obbligo vaccinale, mascherina: negli ultimi tre anni siamo stati invasi di tutto, non solo da lCovid. Quelle elencate sono misure ancora presenti nel nuovo piano pandemico. Le limitazioni della libertà personale vengono definite addirittura "necessarie".
Tra questi alcuni ricordano il periodo del Covid, quindi chiusura di scuole e attività commerciali, limiti agli assembramenti, obbligo di restare in casa. I Dpcm, come col governo precedente, sono considerati lo "strumento centrale" per l'azione del governo in questa situazione. Niente intervento del Parlamento.
Le misure contenute nel nuovo piano pandemico verranno messe in atto solo in caso di necessità. Sono ormai lontani, fortunatamente, i tempi in cui l'Italia doveva adottare tali misure, anche contro il malcontento generale per combattere il Covid. Quella nella bozza è la strategia di cui il nostro Paese dovrà munirsi nel malaugurato caso si prefiguri un nuovo virus. Anche se, per il momento, nel testo non c'è una fonte chiara per finanziare le attività di prevenzione: le spese dovranno essere valutate più avanti.
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