11 Novembre 2023
La gestione del post Covid procede di farsa in farsa. Farsa è l’immaginifica commissione d’inchiesta che rimbalza fra le Camere, che partirà se partirà nel 2024, dopo un anno di annunci, e che però (quante volte l’ho anticipato nell’ultimo anno su questa testata?) non potrà occuparsi letteralmente di niente: il capo dello Stato, qui la locuzione va intesa alla lettera, Mattarella, ha tanto per cambiare imposto paletti antidemocratici, volti a proteggere il regime concentrazionario ed eversivo. Chi è questo oscuro democristiano di terza fila, fatto presidente da Renzi, l’intrigante tra Firenze e l’Arabia, che può gestire il Paese come una faccenda personale, fino ad impedire, in modo grottesco, una riforma presidenzialista che nei fatti prevederebbe una figura assai meno autoritaria rispetto alla sua? Tutti lo temono, nessuno osa criticarlo o contraddirlo: cosa nasconde questo democristiano siculo, cosa rappresenta, di quali poteri, anche sommersi, dispone veramente? Fino a che punto? E fino a quale limite è disposto a usarli?
Farsa è la vicenda del bus elettrico di Mestre condotto da un autista sofferente di cuore, che a più riprese aveva pubblicamente denunciato la sua condizione post vaccinale. Gli fanno e gli rifanno l’autopsia, siccome i risultati non sono graditi al regime del Presidente li silenziano, li camuffano, fino alla soluzione definitiva, geniale, di stampo fantozziano: Rizzotto ha perso il controllo per una craniata contro il parabrezza. In 12, lui compreso, sono morti volando da un viadotto prima per il guard rail poi per l’autista maldestro che picchia la zucca. Tutti soddisfatti e le multidosi non c’entrano, assolte con formula piena anche se dopo la terza Rizzotto non stava in piedi.
Farsa è la riabilitazione del dottor De Donno, che non ne aveva alcun bisogno dato che la sua cura a base di plasma per combattere l’insorgenza del virus funzionava e si sapeva; ma i potentati del farmaco, manovrando l’informazione farabutta, l’hanno sabotata perché costava pochissimo e non rendeva abbastanza: hanno emarginato De Donno, lo hanno irriso, insultato, umiliato, disprezzato come uomo, deprivato del lavoro, rimosso, esposto, frainteso, diffamato, e lui alla fine s’è ucciso. E oggi il BMJ conferma che la sua terapia era ottima e conveniente. Cosa ha da dire quella inutile casinista della Selvaggia, Wild Lucarelli come la sfotte Rossella Brescia nei panni di Sophia Loren? Le lenzuolate di un odio insensato sul Fatto, sul TPI, fino ai tweet ignobili, "Vi ricordate il messia Giuseppe De Donno? Quel medico che salvava tutti con il plasma che chiamava proiettile magico, mentre Salvini e Le Iene insinuavano che siccome era una cura gratuità chissà, cielanakondono (scritto così nel cinguettio, ndr)? Beh, lasciato l'ospedale, ora è medico di base a Porto Mantovano". Lui sottoterra, lei a sollevar palette a vita al varietà del sabato: così il regime premia i suoi esagitati, i suoi provocatori. “Wild” è quella che scriveva pure: “Madonna come vorrei vedere i novax ridotti a poltiglia verde”: si consolasse, oggi può vedere molti provax ridotti a carne da chemioterapia, in compenso. Purtroppo le cose capitano sempre a caso, e mai a chi le merita davvero, nel bene come nel male.
Farsa sono gli appelli, tardivi, di sapore beffardo, dell’AIFA che ha sempre occultato, stracciato le denunce di effetti avversi e adesso invita le vittime a segnalare. Segnalare come? Con un percorso burocratico che ricorda i cunicoli di Hamas sotto Gaza? Brutte merde, avevate garantito, voi come Draghi, Conte, Mattarella, l’ISS, il CTS, che i vaccini erano ottimi e sicuri, e adesso ci ritroviamo a fare la fila nei reparti oncologici o cardiologici: ma non li vuoi mettere tutti al muro? No, c’è il capo Mattarella che vigila, che protegge. Quelli sbagliati, gli sgherri del regime.
Farsa è la senatrice Zampa, PD, che se la prende con chi vuole la commissione d’inchiesta, sapendo che non porterà a niente. “La miseria umana la tocchi con mano quando ascolti il senatore Leghista Borghi spiegare in aula che vota via libera alla commissione Covid perché suo figlio non ha potuto giocare a basket”. Che sarebbe già una motivazione logica e sufficiente. Ma stia lì, la Zampa, stia lì, che la miseria umana l’abbiamo toccata quando siamo stati discriminati, emarginati, rinchiusi, obbligati a un vaccino maligno. Ma stia lì la Ronzulli, questo guasto del berlusconismo politico a sfondo boccaccesco, stiano lì tutti quelli con la coda di paglia. Mentre la gente continua a cadere “come le mosche”, come si auguravano, per i novax, gli intrattenitori alla Scanzi e Lucarelli, e cadono i ragazzini, mentre i virologi, che sono la negazione degli scienziati, insistono per nuove dosi e la scienza da tutto il mondo scopre sempre più profili cancerogeni e in varia forma e misura devastanti.
Farsa è non solo la sinistra grillina e piddina che almeno non nasconde la coda di paglia. La destra dei Fratelli d’Italia e dei Forza Italia, dell’intero blocco, è anche peggiore perché si lascia imporre una agenda umiliante, una commissione abortita a nascere, che servirà solo ad assolvere tutti nel compiacimento inquietante del Capo dello Stato.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia