09 Novembre 2023
Giorgia Meloni (fonte foto LaPresse)
Siccome non c'è due senza tre a palazzo Chigi temono altri brutti scherzi dopo i fuori onda di Giambruno e quello dei comici russi. Ma si è trattato di "scherzi" oppure di azioni ben congegnate per colpire la premier?
Piano piano, diradata la nebbia del momento, sta cominciando ad emergere la verità. E cioè che la messa in scena dei russi (costruita ad arte per capire cosa pensasse veramente Giorgia Meloni su determinati argomenti) è piaciuta molto anche a Washington e Bruxelles. La Casa Bianca è sempre più timorosa che alla fine Giorgia Meloni decida di sfilarsi dal patto anti Ucraina o che comunque il governo italiano cominci a diventare molto più tiepido nei confronti di Volodymyr Zelensky. L'elettorato di centrodestra già in preda alle promesse mancate della premier non reggerà ancora a lungo questa situazione, ovvero quella dei soldi che se ne vanno in Ucraina, una vera e propria patrimoniale occulta messa sulla testa di tutti gli italiani. Per questo sono in molti nei palazzi del potere a domandarsi se per caso dietro lo scherzetto telefonico dei russi non si nascondano in realtà sapienti manine americane. Manine che rendendo pubblica la telefonata hanno voluto"bruciare" eventuali intenzioni meloniane di ammorbidire la posizione dell'Italia sull'ucraina. Ed in effetti, a quanto siamo in grado di rivelare, Giorgia Meloni ci stava pensando come mossa ad effetto per recuperare consensi in vista delle prossime elezioni europee. Qualcuno una volta diceva che a pensar male....
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