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Privatizzazioni di Stato, Xi pronto a chiedere quote nelle aziende italiane dopo stop alla via della Seta - ESCLUSIVA

A palazzo Chigi si comincia a ragionare su nuove privatizzazioni. La lista che potrebbe far gola Pechino è molto lunga: Monte dei Paschi, Eni, Ferrovie dello Stato, Enav. Ma non solo

30 Agosto 2023

Privatizzazioni di Stato, Xi pronto a chiedere quote nelle aziende italiane dopo stop alla via della Seta - ESCLUSIVA

Meloni ad Abu Dhabi, fonte: Palazzo Chigi

C'è un motivo se Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti (con il benestare anche di Antonio Tajani) da qualche tempo si sono messi a vagheggiare di nuove privatizzazioni di Stato, come se fossimo alle porte di un nuovo '92 e relativo Britannia. E il motivo si chiama Cina. Il Ministro degli esteri tra pochi giorni sarà in visita diplomatica a Pechino. E spera di poter offrire, in nome e per conto del governo, qualcosa di sostanzioso in cambio per rabbonire il gigante cinese arrabbiatissimo (eufemismo) per la fine della Via della Seta con l'Italia.


Pechino ha riservatamente già fatto sapere a palazzo Chigi che per chiudere un occhio e dare il via libera senza lasciare troppi strascichi polemici alla rottura del patto vorrebbe avere in cambio pezzi pregiati dell'economia del belpaese ovvero quote nelle principali aziende di stato. Tutto ciò in cambio dello stop a ritorsioni commerciali che farebbero molto male al governo di Giorgia Meloni. Ci sono almeno 70-80 milioni di cinesi benestanti pronti a spendere cifre folli per il made in Italy e che rappresentano un ottimo mercato di sbocco per molti nostri prodotti appartenenti ai più svariati comparti. Per questo Pechino può alzare la voce in vista dello stralcio del memorandum firmato nel 2019.


Xi vuole quote nelle grandi aziende di Stato, anche di minoranza, purché possa continuare a tenere un piede in Italia, paese considerato strategico dalla Cina perché al centro del Mediterraneo. Ecco perché a palazzo Chigi si comincia a ragionare su nuove privatizzazioni. La lista che potrebbe far gola Pechino è molto lunga: Monte dei Paschi, Eni, Ferrovie dello Stato, Enav. Ma non solo. Sono molte le partecipate dove lo stato italiano non avrebbe problemi a cedere a quote. Per Giorgia Meloni è l'uovo di Colombo: da un lato fa cassa e aiuta i conti pubblici dall'altro accontenta Xi Jinping ed evita ritorsioni sul made in Italy. Ma soprattutto eviterà di averlo come nemico in futuro.

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