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Caso De Angelis, Rocca: "No dimissioni, sue parole dettate da un forte coinvolgimento personale"

Il governatore respinge la richiesta delle opposizioni: De Angelis resta al suo posto

08 Agosto 2023

Caso De Angelis, Rocca: "No dimissioni, sue parole dettate da un forte coinvolgimento personale"

Marcello De Angelis, fonte: imagoeconomica

Marcello De Angelis resta al suo posto. È quanto ha dichiarato il governatore del Lazio Francesco Rocca che dopo il confronto avuto col suo portavoce, finito nella bufera per le parole sulla strage di Bologna ha chiuso per sempre la questione. "Ho incontrato Marcello De Angelis ieri, in tarda serata, e dopo lunghe riflessioni e un attento e sincero confronto, ho deciso di non revocargli la fiducia", comincia Rocca.

Caso De Angelis, Rocca: "No dimissioni, sue parole dettate da un forte coinvolgimento personale"

De Angelis, che in un lungo post su Facebook aveva tolto le colpe a Fioravanti, Mambro e Ciavardini sulla strage alla stazione di Bologna, aggiungendo di essere pronto a pagare e "finire al rogo come Giordano Bruno", rimarrà dunque al suo posto. Il confronto con il governatore è servito a calmare le acque ed a respingere la richiesta di dimissioni avanzata dall'opposizione ed i malumori all'interno di alcuni partiti come Forza Italia. De Angelis "manterrà la direzione della Comunicazione Istituzionale in Regione".

"So bene che, quanto ha affermato nei giorni scorsi in relazione alla strage di Bologna, ha offeso e turbato molti, ma il suo è stato un errore dettato da un forte coinvolgimento personale e affettivo a tragiche vicende che, tutt’oggi, animano la coscienza e il dibattito politico nazionale".

"Il mio primo pensiero, in questi giorni, è andato ai familiari delle vittime di Bologna e a quanto una parola sbagliata possa riaprire ferite mai rimarginate. Un punto rilevante su cui ci siamo soffermati a lungo è quello, per me fondamentale, del rispetto delle sentenze. Nella mia vita ho sempre cercato di agire con il massimo rispetto per le opinioni altrui e per la libertà di espressione. Non ho mai censurato nessuno, ho fatto del dialogo il mio faro in qualunque tipo di attività intrapresa e cerco di ascoltare il dolore che si cela anche dietro a un passo falso. Dopo una lunga riflessione ho deciso perciò di comprendere e non allontanare una persona sinceramente addolorata e che, indubbiamente, è una valida risorsa per la mia struttura. Spero che le sue sentite scuse, già espresse sui social, arrivino a tutti quanti con la stessa forza e autenticità che ho percepito io".

De Angelis: "Mie riflessioni personali, non volevo causare disagi"

Nella serata di ieri il portavoce di Rocca aveva già avanzato le scuse, mostrando un deciso passo indietro rispetto alle due prime uscite: "Negli ultimi giorni ho espresso delle riflessioni personali sul mio profilo social, che sono invece diventate oggetto di una polemica che ha coinvolto tutti. Intendo scusarmi con quelli - e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine - a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili".

"Ho altresì il dovere di fare chiarezza su affermazioni che possono essere fraintese per l’enfasi di un testo non ponderato, ma scritto di getto sulla spinta di una sofferenza interiore che non passa ed è stata rinfocolata in questi mesi. I colleghi giornalisti che quotidianamente e pubblicamente mi definiscono un ex-terrorista - pur nella consapevolezza del fatto che non sono mai stato condannato per nessun atto criminale o gesto di violenza - infangano il mio onore e mi negano la dignità di una intera vita. Perché un terrorista è una persona schifosa e vile. Ho servito e rappresentato le istituzioni democratiche per anni e ne ho il massimo rispetto, così come per tutte le cariche dello Stato, che da parlamentare ho contributo ad eleggere e che oggi sostengo come cittadino elettore. Fra queste e prima di tutte, la Presidenza della nostra Repubblica".

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