05 Luglio 2023
parlamento (fonte: wikipedia)
Conclusa alla Camera l’attesa votazione sul tema della sospensiva del MES, votazione che, com’era prevedibile, non ha riservato grandi sorprese, ma che permette finalmente di delineare con sicurezza l’orizzonte temporale entro il quale si muoverà il Governo. 195 i voti favorevoli alla posticipazione di 4 mesi la ratifica del Mes, che avrà quindi luogo a novembre. 117, invece, i contrari.
Ha votato compattamente la maggioranza a favore della sospensiva, nonostante qualche malumore del Ministro dell’Economia, il leghista Giancarlo Giorgetti, dichiaratamente favorevole ad una presta ratifica della misura che, sostiene, permetta il calo dei tassi di interesse sul debito pubblico.
Del resto non è un segreto l’animosità dei due leader dei principali partiti dell’Esecutivo, Meloni e Salvini, nei confronti di una manovra che, oltre a non essere particolarmente apprezzata, potrebbe essere intesa come ottima “leva commerciale” a Bruxelles, dove la sua ratifica viene attesa con grande ansia. Un modo, sarebbe il pensiero del Governo, per aumentare il peso di Roma nella trattazione di altri dossier con Bruxelles, e che giustificherebbe agli occhi di Palazzo Chigi la volontà di allungare il più possibile i tempi della ratifica.
Piano, ipotetico, subito denunciato dal PD a margine della votazione, con la capogruppo Dem Chiara Braga che accusa: “Decidete di non decidere, dopo aver lasciato sole le opposizioni in commissione. Meloni si illude di poter utilizzare il Mes come merce di scambio in Europa, ma non è così. In Europa non funziona come vorrebbero Meloni e Salvini, c'è grande dilettantismo e il ricatto danneggia gli interessi del paese. La maggioranza è capace solo di agitare e usare i populisti. Illudete il vostro elettorato e date uno spettacolo di partiti di governo che continuano a fare opposizione”.
Meno ricercate, secondo Italia Viva, sarebbero invece le ragioni della posizione del Governo, scivolate nella ruota della disciplina di partito, stando a quanto ipotizzato da Luigi Marattin: “Ratificare il Mes non significa usarlo ma permettere l'entrata in vigore di alcune modifiche e non c'è nessuno stigma a utilizzare il Mes. Vi siete infilati in questa sceneggiata per disciplina di partito ma adesso la sceneggiata ha superato ogni limite, è durata fin troppo”.
Nonostante le critiche, comunque, la maggioranza porta a casa la votazione di oggi e, con lei, altri quattro mesi per poter incidere sulla struttura del MES.
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