02 Maggio 2023
Facebook: Luca del Lungo
Il Concertone del Primo Maggio si riempie ancora una volta di polemiche e ieri a contribuire è stato Carlo Rovelli scagliandosi contro il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
In particolare, il fisico, ha espresso il suo disappunto sul contributo italiano alle spese militari in Ucraina e sui "piazzisti di strumenti di guerra che costruiscono strumenti di morte per ammazzarci l'un l'altro. Stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece, di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso".
Rovelli non ha mancato neanche di scagliarsi contro il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che in passato è stato presidente della Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza: "In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo".
Il fisico ha poi continuato il suo intervento spostando il tema più specificatamente sulla guerra in Ucraina: "Tutti dicono pace, ma aggiungono che bisogna vincere per fare la pace, volere la pace dopo la vittoria vuol dire volere la guerra. E il Governo italiano sta decidendo di mandare una portaerei a fare i galletti davanti alla Cina, queste sono le scelte che rischiano di distruggere le nostre vite.
Questo non è il mondo che ci piace - conclude Rovelli con un invito ai giovani -: il mondo non è dei signori della guerra, ma vostro, perché siete tantissimi e il mondo potete cambiarlo, insieme, potete fermare la distruzione del Paese, potete fermare i signori della guerra, costruire un mondo lavorando assieme per risolvere i problemi. Sognate un mondo migliore e costruitelo, non vivete nell'attesa di sogni irrealizzati. Non abbiate paura di imbrattare i muri, cambiate questo mondo".
Non si è fatta attendere la risposta del ministro alle parole del fisico: "Rovelli non sa di che parla. Gli mando un abbraccio pacifico e lo invito a pranzo per fargli conoscere la persona. Io lavoro per la pace, non faccio il pacifista ma faccio il ministro. Lui faccia il fisico. Quando cambia settore compie qualche scivolone - prosegue Crosetto - Basta che nel suo studio dell’Ucraina non sbagli la parte per cui lavorare perché normalmente chi è pacifista poi è per i russi. Qui, invece, siamo tutti per la pace in Ucraina. Bisogna anche conoscere cosa si è fatto prima. Quando avrà tempo lo inviterò a pranzo così gli faccio conoscere la persona e dorme tranquillo".
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