24 Aprile 2023
Fonte: Facebook Vale Aurino
Tina Anselmi è una politica e partigiana italiana passata alla storia per essere stata la prima donna ministro nel nostro Paese: scopriamo meglio chi è questa figura così importante, tra vita privata e carriera. Le curiosità sul marito, i figli, e la storia vera della sua vita. Prima di quattro figli di Ferruccio Anselmi e di Norma Ongarato, Tina è nato a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927 ed è scomparsa il primo novembre 2016.
Come già anticipato, Tina Anselmi è la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministra della Repubblica Italiana. La partigiana nasce da papà Ferruccio, ex socialista "controllato" dai fascisti e Norma, figlia di un imprenditore agricolo. Quanto Tina Anselmi è piccola, la famiglia fa i conti con gravi problemi economici legati alla seconda guerra mondiale e per un periodo la nonna, la mamma e la zia di Tina, con i rispettivi figli, emigrano in Piemonte.
Tornano poi a Castelfranco, dove da ragazza, Tina prosegue gli studi. Studia all'Istituto magistrale di Bassano del Grappa, presso il Collegio delle suore Canossiane. Nello stesso periodo entra a far parte della Gioventù Femminile di Azione Cattolica. Le cose cambiano il 26 settembre 1944 quando i nazifascisti costringono la popolazione e la stessa Anselmi a vedere con i loro occhi l'impiccagione di decine e decine di prigionieri. Tra questi vi è Lino, fratello di un'amica di Tina.
Lei non ci pensa due volte a prendere parte attivamente alla Resistenza. Il suo nome di battaglia è Gabriella. Diventa presto un'importante partigiana che fa parte della brigata Cesare Battisti al comando di Gino Sartor. Nel 1944 si iscrive anche al partito della Democrazia Cristiana, partecipando molto attivamente. Nel '48 si laurea in lettere presso all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, divenendo poi insegnante elementare nei paesini dell'Alta Castellana.
Il vero e proprio impegno politico di Tina Anselmi inizia negli anni '50. La donna diventa una figura di riferimento per sindacati e non solo. Dal '58 al '64, ancora giovane, ricopre un ruolo importante per il suo partito, la DC. Nel '63 viene eletta componente del comitato direttivo dell'Unione europea femminile, della quale diventa vicepresidente nello stesso anno.
Nel 1959 entra nel consiglio nazionale dello Scudo Crociato. Dal '68 al '92 Tina Anselmi è anche deputata e si dà da fare nelle commissioni Lavoro e previdenza sociale, Igiene e sanità, Affari sociali. A lei si devono diverse leggi tutt'ora presenti in Italia sulla famiglia e sulle pari opportunità. Dal luglio 1976 diventa ministra del Lavoro e della Previdenza sociale nel governo Andreotti III. Si tratta di fatto storico: Tina Anselmi è infatti la prima donna ministra in Italia.
Nel '75 presiede la delegazione italiana alla World Conference on Women promossa dall’ONU a Città del Messico. Nel '77 firma la legge italiana che apre alla parità salariale tra uomo e donna sul posto di lavoro. Durante i Governi Andreotti IV e IV è ministra della sanità. Nel 1978 il suo nome si lega ad un altro fatto importantissimo per l'Italia: Tina Anselmi firma, in qualità di Ministra della Salute, la Legge 194 per l'interruzione volontaria della gravidanza.
Viene più volte proposta al Quirinale, ma senza successo. Nel 1981, nel corso della VIII legislatura, Tina Anselmi viene nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2 di Licio Gelli. Ad assegnarle l'incarico è l'allora presidentessa della Camera Nilde Iotti.
La donna scomparsa poi nel 2016 all'età di 89 anni nella sua abitazione di Castelfranco Veneto poco dopo la mezzanotte del 1º novembre. Da oltre una decina di anni era affetta dalla malattia di Parkinson.
Se a proposito della vita professionale di Tina Anselmi sappiamo molte cose, lo stesso non si può dire della vita privata. Il suo nome è infatti legato a, come abbiamo appena visto, tantissime battaglie politiche molto importanti per l'Italia. Per quanto riguarda la vita sentimentale della prima donna ministro nel nostro Paese, vi possiamo dire che non è mai convolata a nozze. La donna dunque non ha mai avuto un marito, nè dei figli.
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