21 Aprile 2023
Elly Schlein. fonte: imagoeconomica
Scontro fra il segretario del Pd Elly Schlein ed il presidente del Senato Ignazio La Russa sulle parole di qualche giorno fa.
La Russa affermava in un colloquio con 'La Repubblica' che "nella Costituzione non c'è alcun riferimento all'antifascismo". Le dichiarazioni sono state poco apprezzate specialmente con riferimento all'avvicinarsi della Festa della liberazione del 25 aprile. Il Presidente del Senato proprio quel giorno, tra l'atro, si recherà al campo di concentramento di Theresienstadt a Praga. Sarebbe stata la cosa che avrebbe messo d’accordo tutti, in occasione della ricorrenza della Festa di liberazione in programma per martedì prossimo.
Il Presidente del Senato ha immediatamente commentato l'accaduto. "Ho letto l'articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo 'L'antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d'accordo tutti. Mi preme sottolineare che, il mio riferimento era all'assenza in Costituzione della parola antifascismo, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero", ha specificato il politico di Fratelli d'Italia.
Oggi è arrivata la risposta pronta della segretaria del Pd Elly Schlein che ha affermato: "Ho sentito le parole di La Russa: ha detto che l’antifascismo non è in costituzione. Noi rispondiamo che l’antifascismo è la nostra costituzione".
Le parole della Schlein sono arrivate a margine di un evento dedicato ad un omaggio a Giacomo Matteotti, il deputato socialista che venne ucciso dai fascisti. Il segretario del Pd ha poi poggiato un mazzo di fiori sulla lapide che lo ricorda a Riano, nel nord della capitale, dove nell’agosto del 1944 nella campagna di fianco a via Flaminia è stato ritrovato il corpo di Matteotti.
Molto meno diplomatico il post su Facebook del deputato del Pd Nico Stumpo: "Lo dico assumendomene tutte le responsabilità, Ignazio La Russa non è degno di essere il Presidente del Senato, la seconda carica dello Stato. Ignazio La Russa è un fascista".
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