16 Aprile 2023
Giorgia Meloni, Fonte: Imagoeconomica
Terminata la vista della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Etiopia. Nella mattinata di domenica 16 aprile, la premier è tornata al Palazzo nazionale di Addis Abeba per il trilaterale con il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali e con il presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud. "Il bilancio della missione è ottimo, molto proficuo, molto concreto", ha fatto sapere Giorgia Meloni, asserendo che il nostro Paese "è impegnato a rafforzare la stabilità del Corno d’Africa".
"Penso che ci sarà un ulteriore step a luglio quando, insieme alla Fao, ospiteremo lo Stocktaking moment, il meeting sulla sicurezza alimentare", ha continuato la leader di Fratelli d'Italia. "Pensiamo di poter contribuire molto alla sicurezza e alla stabilità di queste nazioni", ha detto Giorgia Meloni in un punto stampa prima di lasciare Addis Abeba.
Capitolo scuola. "Il 100% dei ragazzi che escono da queste scuole trovano un lavoro e credo che questa sia la cosa più importante che si può fare per nazioni che fanno grandi sforzi di stabilizzazione e di modernizzazione e che sono fondamentali per la stabilità dell'intera regione". "C'è grande voglia di Italia – ha detto ancora la Premier – c'è grande attenzione per la nostra capacità di cooperare in modo non predatorio. Vogliamo lavorare sulle infrastrutture, sull'agricoltura, sul turismo. E quello che queste nazioni ci chiedono è anche di farci promotori e portavoce negli organismi multilaterali delle loro istanze e necessità e io credo che l'Italia possa ottimamente giocare questo ruolo. Ci stiamo occupando in seno al Consiglio europeo di dare maggiore attenzione all'Africa in termini di investimenti e presenza ed è esattamente quello che ci chiedono".
In Africa "l'Europa è rimasta indietro" e "si recupera decidendo e capendo - e l'Italia cerca di spingere su questo - che l'Africa per noi è strategica", prosegue Giorgia Meloni. La premier poi sottolian "il lavoro" che sta "cercando di fare è accendere i riflettori su queste necessità" di sostenere lo sviluppo dei Paesi africani. "L'Italia può fare sicuramente la prima fila di questo lavoro, ma una cosa è farlo come Italia, e lo stiamo facendo con il nostro piano Mattei, che presenteremo con una conferenza con questi primi ministri e presidenti, una cosa è che lo fa l'Europa nel suo complesso". Aiutare l'Africa è strategico, perché "è un continente che non è povero, è un continente che in alcuni casi viene sfruttato e in altri non ha gli strumenti per tirare fuori le proprie ricchezze, ma di quelle ricchezze potrebbe tranquillamente vivere e prosperare".
"Noi – ha concluso la presidente del consiglio – abbiamo il problema dei flussi migratori e lo conosciamo bene, l'Etiopia è un Paese che oggi ospita oltre 1 milione di rifugiati: se queste nazioni non vengono sostenute in questo lavoro, strategico anche per noi, a cascata i problemi arrivano da noi".
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