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Fuga Artem Uss, Meloni ad Addis Abeba: "Fatto abbastanza grave. Quando torno ne parlerò con Nordio"

La Presidente del Consiglio che si trova ad Addis Abeba in visita della scuola italiana 'Galileo Galilei' ha parlato della fuga di Artem Uss dagli arresti domiciliari lo scorso 22 marzo

15 Aprile 2023

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fonte: Twitter @EkaterinaVA8

"È un fatto abbastanza grave. Mi riservo quanto torno di parlarne col ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose, sicuramente ci sono anomalie", è quanto ha dichiarato la premier Giorgia Meloni ai giornalisti che le chiedevano un commento sulla fuga di Artem Uss detenuto in Italia e fuggito dai domiciliari lo scorso 22 marzo.  

Le parole di Giorgia Meloni sulla fuga di Artem Uss

"La principale anomalia - ha aggiunto la Presidente del consiglio che si trova ad Addis Abeba in visita della scuola italiana 'Galileo Galilei' - "credo sia la decisione della corte di appello di tenerlo ai domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere la decisione anche quando c’era una decisione sull’estradizione: quindi credo che il ministro abbia fatto bene ad avviare un’azione disciplinare e perciò bisogna fare chiarezza".

"Noi non eravamo stati informati dalle altre intelligence sulla natura della figura di Artem Uss" - ha aggiunto la premier - "sapevamo che c’era una richiesta da parte del Dipartimento di Giustizia americano, legata però a questioni di frode fiscale, cioè a un’altra materia rispetto a quella che può sembrare più ampia".

Giorgia Meloni ha parlato poi anche di Pnrr e delle difficoltà nel trovare un punto di incontro con gli altri partiti. La Presidente del Consiglio ha provato ad utilizzare parole caute con l'obiettivo di infondere calma sulle scadenze: "La prescrizione della Commissione europea è fine agosto e noi vogliamo fare del nostro meglio per spendere al meglio queste risorse, quindi intanto rispettiamo le scadenze. Per quanto riguarda le modifiche del piano ci prendiamo il tempo necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe ma fare un lavoro che ci consenta al meglio di spendere queste risorse. Non è un lavoro facile ma lo stiamo facendo quotidianamente e con grande serietà. Non so dare una data precisa ma rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite". 

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