04 Aprile 2023
parlamento (fonte: wikipedia)
Pronta una bozza in 30 articoli del decreto legge sulle PA. Dovrebbe essere discusso in Consiglio dei Ministri giovedì 6 aprile. Tra i temi trattati: assunzioni nella pubblica amministrazione; stabilizzazione dei precari di comuni, province e regioni; commissariamento del Formez. Polemiche per la proposta di assegnazione delle competenze dell’Ispettorato nazionale del Lavoro al Ministero del Lavoro, ma il Ministro Calderone smentisce: "Testo superato".
Dopo una mattinata di stop and go per la riunione della commissione bilancio, inizialmente prevista per le 11:00, è ora pronta una bozza del decreto PA. Molti i punti toccati dalla bozza, tesi a rafforzare le capacità della pubblica amministrazione nell’ottica di un crescente efficientamento nella gestione dei fondi del PNRR. Vengono tuttavia prese in esame anche realtà meno strategiche ma, comunque, di fondamentale importanza sociale, quali la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori ed il numero di pubblica utilità 1500.
Sono circa tremila le assunzioni pubbliche previste dalla bozza. Un migliaio saranno dirette alle forze dell’ordine nel triennio 2023-2026. Altre mille, poi, quelle previste a destinazioni ministeriali, rivolte trasversalmente a dirigenti, funzionari e assistenti.
Novità anche nel mondo della scuola, dove si prevede che, soltanto per l’anno scolastico 2023/2024, i posti di insegnante di sostegno rimasti scoperti siano assegnati agli educatori della prima fascia delle graduatorie provinciali, in caso di supplenze, con assunzioni a tempo determinato. L’assunzione sarà riservata solo agli istituti nella provincia della graduatoria di riferimento per il docente.
Verso sera, tuttavia, fonti di Palazzo Chigi tornano a parlare del numero delle assunzioni previste, comunicando che le tremila indicate sommino quanto richiesto da ciascun Ministero. Tale numero, quindi, dovrà passare al vaglio della commissione bilancio, prima di essere approvato, ed è molto probabile che ne risulti fortemente ridimensionato. Al momento, si legge: 301 all'Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all'Agricoltura, 4 all'Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute.
Per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari pubblici, la bozza va incontro alle richieste delle amministrazioni locali, affamate di personale specializzato per la gestione dei fondi del PNRR. La difficoltà a reperire tecnici qualificati disposti ad accettare impieghi a tempo dovrebbe essere quindi superata dalla stabilizzazione, fino alla fine del 2026, del personale che abbia superato i 36 mesi a tempo determinato. Per accedere alla riforma il personale in questione dovrà, comunque, superare un colloquio selettivo.
Confermato il commissariamento del Formez, l’ente adibito alla gestione della grande maggioranza dei concorsi pubblici. Il Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri farà le veci di commissario, con il compito di riorganizzare l’ente entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Viene poi introdotta la figura dell’Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico. Sarà nominata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per fare le veci dell’Italia ad eventi e meeting internazionali sull’argomento clima.
Nel pomeriggio è arrivato il commento del Commissario Europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, che ha confermato la volontà di Bruxelles di lavorare con il governo Meloni per l’attuazione del PNRR. "Bisogna essere occupanti più che preoccupati", ha detto Gentiloni durante l’inaugurazione di Pavia Capitale della Cultura d’Impresa 2023 "se noi siamo convinti che l'antidoto ad una crescita stagnante è il PNRR è chiaro che dobbiamo lavorare tutti insieme per questo obiettivo. E anche il governo italiano è convinto di questo".
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