17 Febbraio 2023
Fonte: imago
Il Ppe ha deciso di annullare il summit a Napoli previsto per giugno. La decisione dopo le parole di Berlusconi su Zelensky che hanno alzato un polverone ed hanno costretto lo stesso Partito Popolare Europeo di cui Forza Italia fa parte a prendere le distanze. Il capogruppo Weber su Twitter ha scritto: "A seguito delle osservazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina abbiamo deciso di annullare le nostre giornate di studio a Napoli. Il supporto per l'Ucraina non è facoltativo".
Weber ha poi aggiunto: "Antonio Tajani e Forza Italia hanno il nostro sostegno e proseguiamo la collaborazione con il governo italiano sui temi dell'Ue". L'annullamento della riunione dei Popolari a Napoli arriva dopo che l'ex premier Silvio Berlusconi all'uscita dal seggio elettorale durante le ultime regionali, si scagliò contro Zelensky, reo di esser stato il principale artefice della guerra in Ucraina avendo "attaccato le due repubbliche del Donbass".
Parole di cui il governo si è dissociato ribadendo il fermo sostegno all'Ucraina, messaggio ribadito dal coordinatore nazionale del partito Antonio Tajani. Parole che hanno fatto infuriare l'Ucraina ma che hanno ricevuto il plauso di alcuni esponenti della sinistra italiana come Vauro: "Lo bacerei in bocca (Berlusconi, ndr)", Sansonetti e Rizzo.
Antonio Tajani, nonostante il supporto ricevuto dal Ppe ha replicato: "Berlusconi è Forza Italia. Forza Italia è Berlusconi. Non condivido la decisione di rinviare la riunione di Napoli. Anche perché Berlusconi e Fi hanno sempre votato come il Ppe sull’Ucraina, come dimostrano gli atti del Ppe". Stessa linea di pensiero da parte del capogruppo Alessandro Cattaneo: "Ci auguriamo, innanzitutto come italiani, il chiarimento del malinteso e un ravvedimento di Manfred Weber, al quale chiediamo di non intervenire più. Il tema non è unicamente l’annullamento degli ‘Study days’, facendo un torto non solo a un partito ma all’Italia, ma anche la volontà di entrare nella vita interna di un partito, imponendo o escludendo i leader dello stesso. Questo è inaccettabile. Gli ‘Study days’ sono una scusa", chiosa.
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Commenti all'articolo
map49
18 Febbraio 2023 - 13:14
adesso vediamo di che pasta dopo questa offesa anzi una vera e propria accusa molto grave rivolta al loro non solo presidente ma fondatore di fi rimane nel ppe o ne esce dovrebbero fare come Orban fuori ma si sa fi tengono sempre i piedi in non 2 scarpe ma ben si in 3 scarpe
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