17 Febbraio 2023
Matteo Renzi e Carlo Calenda, fonte Imagoeconomica
Il Terzo Polo sempre più traballante, perché sempre più scricchiolii si sentano tra le fondamenta del partito, Carlo Calenda da una parte e Matteo Renzi dall'altra. Dopo che l'ex premier ed ex sindaco di Firenze aveva chiesto a Calenda di togliere il suo nome dal Terzo Polo, è arrivata la replica dello stesso Carlo Calenda.
"Con Matteo Renzi abbiamo due idee diverse", ha principiato Calenda. "Io sono per il partito unico subito, Renzi più tardi. Lui dice dopo le europee, ma per me non ci arriviamo alle europee. Va fatto subito. Ma c'è un confronto che è pubblico". Carlo Calenda ha pronunciato le sopracitate parole mentre era ospite a Tagadà, su La7. "Io voglio partire subito, non c'è tempo, da marzo con la scrittura del manifesto politico, con i valori, con il partito dal basso. Non credo che Renzi dirà di no", ha quindi aggiunto.
Capitolo rapporti personali tra i due leader (il capitolo più spinoso dell'intera vicenda. Infatti, per quanto ai rapporti personali, "Renzi non mi sta antipatico - assicura Calenda con un ghigno che gli deforma le labbra -. Non siamo amici, facciamo un percorso politico perché condividiamo alcune cose. Non siamo mai stati amici, in politica non esistono gli amici ma i colleghi".
"Renzi mi ha dato leadership, ha detto vai avanti tu. Questo lo devo dire con chiarezza. Ci sono due ruoli, Renzi ha fatto un passo indietro", ha aggiunto il leader di Azione
Come già accennato, i contrasti maggiori riguardano la nascita o meno del Partito unico. Calenda lo vuole subito, massimo entro marzo. Lo ha ribadito lo scorso martedì dopo la batosta elettorale, dopo che sia Moratti che d'Amato che i due sostenevano, sono usciti dalle ossa rotte dalle Regionali. Inoltre Calenda vuole cambiare anche nome al progetto perché "Terzo Polo" non funziona.
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