Lombardia, Moratti vince tra i 381 abitanti di Fortunago (Pv): premio di consolazione al Terzo polo

Nel piccolo paese in provincia di Pavia il Terzo polo è risultato il primo partito con 146 voti (63%) raccolti grazia al sindaco Pier Achille Lanfranchi

Pochi ma del Terzo polo. Il premio di consolazione di Letizia Moratti, esclusa dal consiglio regionale della Lombardia, si chiama Fortunago: lì, tra i 381 abitanti del paesino in provincia di Pavia, l’asse tra Italia Viva e Azione ha funzionato: 146 voti e Terzo polo primo partito

A Fortunago Moratti ha stravinto col 63%: “Sì, è possibile”, dice il sindaco

Inutile negare che per Matteo Renzi e Carlo Calenda le regionali della Lombardia non siano andate secondo i piani. I due hanno ottenuto una buona base di voti a Milano (13%), ma non è bastato per mandare Moratti al Pirellone. Troppo poco, il 9%, per sedere tra i banchi del consiglio regionale. C’è Fortunago, però. Che fortuna, a Moratti, l’ha portata per davvero. Lì il sindaco Pier Achille Lanfranchi, suo sostenitore, ha raccolto 146 preferenze su un totale di 217 votanti, tutti finiti alla lista Italia Viva-Azione. In quell’unico Comune Moratti ha stravinto col 63% delle preferenze. E la lista di Calenda e Renzi è arrivata al 68%, tutto con i 146 voti del sindaco Lanfranchi. Che su Facebook si presenta con il suo santino elettorale in cui ricorda che è vicepresidente dell'associazione “Borghi più belli d’Italia" e consigliere Anci, e lancia il suo slogan in italiano e in inglese, “sì, è possibile”, “yes, it's possibile”.

Nell’Oltrepò pavese c’è sempre un piatto di malfatti con gli spinaci che aspetta Renzi e Calenda

A settembre scorso Lanfranchi si era candidato in Parlamento con Azione-Italia Viva, senza essere eletto. Resta comunque un sindaco da record: ha 72 anni ed è stato primo cittadino di Fortunago dal 1975 al 2004 e dal 2009 a oggi. Negli ultimi 48 anni, insomma, è sempre stato il primo cittadino tranne che per una breve parentesi di cinque anni. Fortunago, situato nell’Oltrepò pavese, sulle colline che dividono le valli della Coppa e dell’Ardivestra, è dunque la roccaforte del Terzo polo in Lombardia. Un borgo tra i più belli d’Italia sempre pronto ad accogliere Renzi, Calenda e Moratti con un piatto di malfatti a base di spinaci, ricotta, burro e parmigiano.