Congresso Pd, i candidati prendono tempo: ipotesi rinvio dal 19 al 26 febbraio. Letta: “Decide la direzione”
I 4 candidati (in attesa di Guizzetti) concordano sullo slittamento delle primarie per non votare a stretto giro delle regionali, ma per il segretario uscente la data resta il 19 febbraio
I candidati del Pd prendono tempo. E al Nazareno avanza l’ipotesi di un rinvio del congresso dal 19 al 26 febbraio per non votare a stretto giro delle elezioni regionali, in particolare in Lombardia e Lazio, in programma il 12 e 13 febbraio. Per il segretario uscente, Enrico Letta, la decisione finale “spetterà alla direzione”, che si riunirà la prossima settimana, il 10 o l'11 gennaio (ancora non c’è la convocazione).
Oltre a Schlein, De Micheli e Cuperlo è a favore del rinvio anche l’area Bonaccini
Secondo quanto si apprende, nella mattinata di oggi, giovedì 5 gennaio, al Nazareno ci sarebbe stato un incontro tra rappresentanti dei candidati alla segreteria in cui sarebbe emersa un’intesa di massima sul posticipo al 26 febbraio. Se l’accordo fosse formalizzato, dovrebbe passare per la direzione del partito la prossima settimana. Oltre a Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo, alla questione del rinvio ha aderito anche l’area che fa capo a Stefano Bonaccini. Sono loro, in attesa di sapere se la raccolta delle 4mila firme per la candidatura del banchiere Antonio Guizzetti andrà a buon fine, gli sfidanti per il dopo Letta. Per il segretario uscente, però, la data per le primarie resta quella del 19 febbraio, in linea con quanto già deciso. Eventualmente, è il pensiero di Letta, sarà la direzione della prossima settimana a valutare la richiesta dei candidati, essendo la direzione stessa delegata dall'assemblea nazionale a gestire l'ingorgo creato dal voto imminente per il rinnovo della amministrazioni regionali per cui sì andrà alle urne.
In un primo momento le primarie del Pd erano state fissate per il 12 marzo
In un primo momento le primarie erano state fissate per il 12 marzo, quasi sei mesi dopo le politiche del 25 settembre. Le polemiche relative alla data, giudicata troppo tardiva, avevano spinto dunque il partito ad anticipare di circa un mese l’appuntamento ai gazebo. Ora, invece, arriverà un nuovo rinvio: il prossimo segretario del Pd, salvo colpi di scena, sarà scelto due settimane dopo il voto per le regionali: il 26 febbraio.