30 Dicembre 2022
Forza Italia ha presentato una proposta di legge per cambiare l’abuso d’ufficio. Il reato, sul quale i sindaci e gli amministratori locali chiedono da tempo un modifica di legge, è una delle questioni nell’agenda della maggioranza e del governo di Giorgia Meloni, con Fi in maggioranza. Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha già detto che si confronterà con il Parlamento per capire in che modo rivedere il reato. Ma che cosa prevede il testo presentato dagli azzurri alla Camera e firmato da Roberto Pella, Alessandro Cattaneo e Pietro Pittalis? In sostanza, si chiede la punibilità solo se il reato avviene “consapevolmente” e con un “danno diretto” a qualcuno.
Ad annunciare il deposito della proposta è Pella, capogruppo Commissione bilancio per Forza Italia. “Abbiamo depositato, insieme al capogruppo alla Camera Cattaneo e al vicepresidente della Commissione giustizia Pittalis la proposta volta a riformare il tema dell’abuso d’ufficio, che fa seguito alla proposta della collega Rossello, in linea con le aperture fatte dal ministro Nordio e in particolare dal viceministro di Forza Italia Sisto durante l’incontro con Anci, cui ho preso parte come vicepresidente vicario dell’Associazione, e durante l’esposizione delle linee guida per la legislatura in audizione in Parlamento”, ha spiegato Pella.
“Durante il confronto con le Camere, tra gli altri, il ministro Nordio ha evidenziato che dai dati relativi all’abuso d’ufficio emerge solo il 3 per cento di condanne, mentre le statistiche indicano 5.400 procedimenti nel 2021, conclusi con 9 condanne davanti al gip e 18 in sede di dibattimento”, ha sottolineato il capogruppo della Commissione bilancio. “Un tema che causa paralisi e rallentamento della pubblica amministrazione, al punto da scoraggiare anche le stesse candidature dei sindaci nei comuni. Le modifiche introdotte perseguono l’obiettivo di ridurre la rilevanza penale e di circoscrivere il reato specificando che questo debba avvenire consapevolmente e arrecando direttamente ad altri un danno ingiusto, ciò al fine di ridurre gli effetti inutili del reato nella sua formula vigente, specificando che debba esserci un effettivo danno diretto, mirato ad una singola persona”.
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