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Scuola, il ministro dell’Istruzione Valditara sui giovani indisciplinati: “Evviva l’umiliazione davanti ai compagni, da lì nasce il riscatto”

Dal convegno Italia Direzione Nord Valditara scatena la polemica, dall’opposizione: “Repressivo e ideologico”

24 Novembre 2022

Scuola, la ricetta anti-bulli di Valditara: “Lavori socialmente utili per gli alunni violenti”

Hanno destato non poca indignazione le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara riguardo la scuola e la sua nuova proposta riguardante i lavori socialmente utili per i ragazzi considerati violenti. Durante il convegno Italia Direzione Nord, organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano il ministro leghista ha ribadito le sue posizioni riguardanti la gestione degli alunni più problematici, così come della disciplina da mantenere tra le mura scolastiche.

Valditara scatena la polemica, dall’opposizione: “Repressivo e ideologico”

L’incontro era avvenuto il 21 novembre, ma la polemica è impazzata soltanto dopo qualche giorno. Per il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara la scuola deve avere un valore pedagogico, e proprio per questo ha tenuto a lanciare la sua proposta riguardante la gestione dei ragazzi violenti. La soluzione? Lavori socialmente utili, e fin qui, nulla di strano. A scatenare l’opposizione però sono state le parole dette successivamente: "Soltanto lavorando per la collettività, umiliandosi anche, si prende la responsabilità dei propri atti” Non contento, il ministro leghista ha poi rincarato la dose andando oltre: “Evviva l'umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità, di fronte ai propri compagni. Da lì nasce il riscatto".

Proprio l’utilizzo del termine “umiliazione” ha dato fastidio a molti, l’opposizione infatti ha definito Valditara come “repressivo e ideologico”, anche perché la sua idea va ad aggiungersi ad altre due proposte molto impopolari: il divieto dei cellulari a scuola e la sospensione del Reddito di cittadinanza per alcune fasce di giovani, nello specifico quelli che non hanno completato il proprio percorso scolastico.

Con decisione è intervenuta il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato, Barbara Floridia: "Il ministro dell'Istruzione (e del merito) del governo Meloni ogni giorno si imbarca in una crociata nuova. Ieri ha definito 'immorale' dare il reddito di cittadinanza a chi non ha terminato l'obbligo scolastico o comunque ai giovani che non lavorino, ignorando che la decadenza del sussidio nel caso in cui un minorenne non frequenti corsi di formazione e istruzione è già prevista. E soprattutto dimostrando un atteggiamento ideologico e repressivo, stile decreto 'rave', che colpevolizza i giovani anziché provare ad aiutarli”. Continuando poi la propria arringa anche sulla questione cellulari: “Solo chi non conosce la scuola non sa che i divieti servono a poco, e che è dovere della scuola educare a usare con consapevolezza i cellulari”.

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