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Ue, Italia nel mirino della Commissione per eccesso di debito e impatto da tassi più alti. L'eredità di Draghi e Conte

La Commissione Europea lancia l'allarme ed aspetta il nuovo testo della manovra. I governi Draghi e Conte lasciano la patata bollente in mano a Meloni

22 Novembre 2022

Ue, Italia nel mirino della Commissione per eccesso di debito e impatto da tassi più alti. L'eredità di Draghi e Conte

L'eredità lasciata dai governi Conte e Draghi rischia di pesare sulle spalle dell'Italia e del nuovo governo Meloni che ora è sotto la lente d'ingrandimento dell'Ue assieme a 17 Stati membri su cui verranno fatti esami approfonditi. L'esecutivo europeo nella Relazione sul meccanismo di allerta (Alert mechanism report) segna come rimangano "invariati i timori legati all'elevato rapporto debito pubblico/Pil". Il nostro Paese è inoltre sotto la lente d'ingrandimento per l'impatto da tassi più alti.

Ue, l'Italia nel mirino della Commissione per eccesso di debito e impatto tassi più alti

Ne consegue che il nostro Paese dovrà essere oggetto di una revisione approfondita (in-depth reviews) per valutare l'evoluzione della situazione. Dalla Ue non si frenano i timori anche legati alla nuova manovra. A tal proposito l'Ue fa sapere di voler "valutare il testo quando arriverà", ci aspettiamo "di ricevere il piano completo dal nuovo governo a breve e forniremo la nostra opinione nelle prossime settimane", sottolinea Dombrovskis.

Gli Stati membri esaminati sono Francia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna, Repubblica Ceca, i tre Paesi baltici, Ungheria, Lussemburgo e Slovacchia.

Per l'Ue in Italia l'indebitamento "rimane elevato" e, sebbene sceso al 150,3% del Pil nel 2021, "dovrebbe rimanere ben al di sopra del livello del 2019". Il deficit "si prevede che continuerà a ridursi" ma "i rischi per la sostenibilità fiscale sono elevati nel medio termine". L'Italia è inoltre tra i Paesi con "elevati rischi per la sostenibilità di bilancio" essendo "vulnerabile ai cambiamenti nelle condizioni di finanziamento".

L'Italia nel mirino dell'Ue... grazie a Conte e Draghi

Al premier Meloni non spetta un compito facile dato i richiami che arrivano dalla Commissione. L'eredità dei governi precedenti e in particolare modo di quello di Draghi pesano. Infatti, il Governo Draghi sarà ricordato, tra i vari, per due tristi record: il valore totale del debito pubblico, diretto ben oltre € 2.850 miliardi, e la crescita del debito stesso per unità di tempo, con un exploit di oltre € 200 miliardi in circa 2 anni.

Di Ivan Vito

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