Pd, verso la scissione? La guerra tra Elly Schlein e Andrea Orlando spacca il partito

Un disastro completo per il Partito Democratico: dopo la scottante umiliazione della sconfitta elettorale, in cui il centrosinistra è stato passivo davanti al trionfo delle destre, ora rischia di frantumarsi dall'interno. Ebbene sì: Enrico Letta, già desideroso di dimettersi e lasciare la patata bollente delle scelta dei candidati in Lombardia e Lazio, a qualcun altro, rischia di essere ricordato come l'ultimo segretario del PD. Al centro del dissidio anche la scelta del suo successore: Elly Schlein, volto giovane e cosmopolita dalla parte più "attivista", o Andrea Orlando, che probabilmente spingerà verso l'alleanze con il Movimento 5 Stelle? Forse è meglio che ciascuno vada per la sua strada...

La barca del PD affonda: Letta vuole andarsene, Orlando e Schlein divideranno i brandelli

Il punto della crisi riguarda il tema dell'alleanza con i M5S per provare a battere il Centrodestra almeno nelle elezioni in Lazio: proposta che per alcuni è naturale, per altri (soprattutto la componente "renziana" e "riformista") assolutamente ripugnante. Tanto più che si tratterebbe di una alleanza in cui il PD rischia di giocare il ruolo di partner di minoranza: non solo infatti il M5S ha superato il PD nelle intenzioni di voto (17% dei pentastellati contro il 16% del PD), ma sembra anche avere acquisito il monopolio dei "temi di sinistra": dal Reddito di Cittadinanza, al pacifismo, fino al territorio. Conte ha posto ad esempio come condizione di una eventuale alleanza il rifiuto netto alla costruzione del termovalorizzatore a Roma.

Intanto, non c'è alcuna chiarezza su chi sarà il successore di Letta. La componente più "attivista", green e giovane vorrebbe Elly Schlein; quella legata ai temi sociali vorrebbe Orlando. Alla fine, è tuttavia possibile che le forze politiche semplicemente si frantumino, e ogni giorno che passa senza soluzione spinge in questa direzione. La fine dell'erede del Partito Comunista potrebbe essere dietro l'angolo.