02 Novembre 2022
La norma anti-rave firmata nel giro di 24 ore è finita in Gazzetta ufficiale e ha già sollevato i dubbi dei giuristi. Quanto è legale infatti impedire i raduni con finalità ludiche?
La norma infatti introduce la possibilità di intercettare e avviare allo sgombero tutti coloro che si radunano in terreni o edifici causando così un pericolo pubblico.
Secondo la norma il pericolo sarebbe costituito da raduni di numero superiore alle 50 persone.
Oltre alle sanzioni da 2000 a 10.000 euro per chi organizza questi raduni, oltre alla pena che può arrivare fino a 6 anni di reclusione.
Nonostante Tajani abbia messo un freno a Piantedosi sulla possibilità di intercettare queste persone e infatti questo elemento non è stato introdotto all'interno della norma, ma visto che la pena è superiore a 5 anni questo potrebbe avvenire lo stesso.
Ma il problema principale in realtà è che impedire a un gruppo di oltre 50 persone di radunarsi in terreni e edifici pubblici significa impedire anche la manifestazione e questo è contro la costituzione. Si tratterebbe secondo i giuristi, di una vera e propria sfida alla consulta che nel 58 aveva bocciato una norma risalente al 1926 e che impediva proprio la libertà di manifestare.
La norma oltretutto fa cenno ai pericoli di sicurezza e incolumità pubblica ma non a quelli di ordine o la salute pubblica.
Sicuramente la mediazione di Forza Italia sulle intercettazioni potrebbe essere importante perché la norma andrebbe aggiustata impedendo quindi di applicare una pena superiore ai 5 anni e quindi arrivare fino a un massimo di quattro anni di reclusione Come già oggi prevede la legge e quindi eliminando il tema delle intercettazioni.
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