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No a green pass e obbligo vaccinale, Fratelli d’Italia conferma: sì a commissione d'inchiesta sul Covid

Gli ultimi dati sulla circolazione del virus potrebbero fornire un assist al nascituro governo Meloni sul passaggio alla nuova fase della lotta alla pandemia

19 Ottobre 2022

No a green pass e obbligo vaccinale, Fratelli d’Italia conferma: sì a commissione d'inchiesta sul Covid

No all’utilizzo del green pass, né all’obbligo di vaccinazione anti-Covid, sì ad una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia: Fratelli d’Italia conferma la linea portata avanti all’opposizione. Come affermato ieri in un’intervista rilasciata dalla deputata di FdI, Elisabetta Gardini, a 24 mattino su Radio 24, il partito guidato da Giorgia Meloni agirà “coerentemente con quello che abbiamo scritto nei programmi e con quello che abbiamo detto in campagna elettorale”. Particolarmente significativo il passaggio di Gardini sulla necessità che "una qualunque cosa sanitaria vada decisa personalmente con il proprio medico, e non con un obbligo fatto da un burocrate".

No a green pass e obbligo vaccinale, FDI: "Sì a commissione d'inchiesta"

Una posizione indubbiamente più incline a conciliare la difesa dei diritti e delle libertà individuali, sancita dalla Costituzione, con una doverosa azione di contenimento della pandemia, rispetto alla gestione dell’emergenza degli ultimi due esecutivi. Intanto un assist al nascituro governo Meloni potrebbe arrivare proprio dai recenti dati sulla circolazione e l’impatto del virus. In particolare, negli ultimi giorni, il Fiaso (la Federazione di Asl e ospedali) ha pubblicato un report nel quale emerge come attualmente quasi due terzi dei pazienti ricoverati positivi al Covid (per la precisione il 64 per cento) non sono affetti dai sintomi tipici del virus, come polmoniti o problemi respiratori, avendo scoperto la positività dopo aver effettuato un tampone prima di un intervento operatorio o di un ricovero per altro motivo. Questo dato potrebbe contribuire ad introdurre la differenza tra ricoverati “per” Covid e “con” Covid, ipotizzando il possibile depennamento di questi ultimi dal bollettino quotidiano (che potrebbe essere sostituito da un report settimanale).

Si tratta di un segnale importante che probabilmente suggerisce come il coronavirus stia mutando in forme meno aggressive rispetto alle prime ondate, trasformandosi da pandemia in una cosiddetta endemia, verso la quale si impone una convivenza con il virus. Infine, a proposito di ondate, dagli ultimi dati disponibili emerge come il recente incremento dei casi di positività, iniziato a settembre, sia già in fase calante. Infatti, considerando la media a sette giorni dei nuovi casi, il picco di questa ondata autunnale sarebbe stato raggiunto il 13 ottobre, con 42.470 nuove positività, mentre il bollettino pubblicato ieri indicava 39.375 casi al 18 ottobre, sempre in riferimento alla media settimanale.

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