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Nuovo governo, oggi i nuovi capigruppo dei partiti per Camera e Senato. Conferme Fdi e Lega, Fi sceglie Cattaneo e Ronzulli

Incertezze nel centrosinistra per lo scontro tra Pd e Terzo polo

18 Ottobre 2022

Nuovo governo, oggi i nuovi capigruppo dei partiti per Camera e Senato. Conferme Fdi e Lega, rebus Fi

Nella giornata di oggi martedì 18 ottobre si attendono i responsi sui nuovi capigruppo delle forze politiche. Un passaggio fondamentale per le consultazioni che partiranno da giovedì 20 ottobre. Chi non dovrebbe cambiare sono le maggiori forze di centrodestra vale a dire Fdi e Lega. Per il partito di Meloni si va verso una riconferma degli uscenti Luca Ciriani al Senato e Francesco Lollobrigida alla Camera.

Nuovo governo, conferme per Fdi e Lega sui capigruppo

Neanche la Lega cambierà volti in quanto gli ormai "storici" Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, continueranno nel loro lavoro. Quest'ultimo, in ballo fino a qualche giorno fa per la presidenza della Camera aveva già avuto modo di confermare che sarebbe rimasto nel suo ruolo. In Forza Italia c'è ancora qualche rebus da sistemare. Tutto ruota attorno al nome di Licia Ronzulli, rimasta senza ministeri e quindi papabile alla guida dei senatori.

Per Paolo Barelli alla Camera c'è l'ipotesi conferma alla testa dei 44 eletti dal partito azzurro, anche se Berlusconi in mattinata ha indicato Alessandro Cattaneo, un altro papabile ex ministro.

Capigruppo, nel centrosinistra è caos

Il centrosinistra si trova nel caos, non solo perchè passa ancora le giornate ad individuare i franchi tiratori che hanno aiutato La Russa all'elezione, ma anche per la vicenda vicepresidenze delle Camere. Il Terzo polo pare aver fatto la propria scelta: Raffaella Paita guiderà i senatori di Iv-Azione e Matteo Richetti i deputati. Nel Pd invece si andrà per il "congelamento" delle attuali cariche in vista del congresso di marzo che poi potrebbe modificare il tutto. Quindi conferme per Serracchiani alla Camera e Malpezzi al Senato.

La situazione nei dem è anche legata a quella dei nuovi vertici delle Camere. L'ipotesi Alessandro Zan, più di facciata che reale, è stata già bocciata da tutti, ed è in calo. Lo scontro Pd-Terzo ha portato strascichi con il leader di Iv ha già minacciato di andare da Mattarella nel caso di accordo sottobanco Pd-M5s.

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