17 Ottobre 2022
fonte: Imagoeconomica
Mentre in Francia FORSE siamo alla vigilia di una decisa sollevazione popolare, con forti proteste di piazza per la crisi economica e la deflazione salariale, in Italia ancora siamo in vacanza.
Forse qualcuno si ricorda che le elezioni sono state il 25 settembre, ovvero quasi un mese fa?
E che non sappiamo ad oggi neanche chi sarà il nuovo Presidente del Consiglio?
Ma certo, facciamo le cose con calma, perdiamo tempo, che tanto mica ci sono urgenze.
Di proteste popolari per ora in Italia ovviamente manco se ne parla. Si aspetta forse di farle col nuovo governo, come se fosse il solo responsabile della merda arrivata fin qui? Mistero.
E va bene, anche con la solita legge elettorale italiota cervellotica e semitruffaldina per lo meno si ha un vincitore delle elezioni, seppure a maggioranza relativa e a coalizione: si chiama Meloni Giorgia, nata il 15 gennaio 1977 a Roma, e si avvia ad essere la probabile prima donna primo ministro della Repubblica Italiana. Benissimo, anzi malissimo, sapendo chi è e da dove viene, ma ha vinto lei, secondo il vaglio di elezioni palesemente viziate da una campagna elettorale trimestrale e balneare, ma pur sempre pienamente legittime.
Ha vinto lei. Certo non ha studiato a Oxford come Truss, non ha studiato alla Paris La Défense come Macron, non ha studiato alla UHH di Amburgo (una delle più prestigiose di Germania) come Scholz, come CV ha le stesse glorie di un qualunque politicante italiano, cioè ZERO, ma ha vinto lei codeste elezioni e tant'è, l'Italietta tanto si merita e tanto ha.
Ecco, l'Italia non è l'unico paese europeo dove ci vuole tempo per formare un governo dopo le elezioni o dopo la caduta di un governo precedente, né è l'unico paese con un sistema politico-istitizionale ormai giunto al capolinea per palese malfunzionamento terminale. Si pensi al quadro sistemico britannico, preso le mille volte ad esempio, a crasso sproposito, di fior all'occhiello della democrazia occidentale. Orbene dopo la rovinosa uscita di scena di Boris "BLoJo" Johnson la successiva premier Liz "Trashh" Truss è assurta al n.10 di Downing Street con molto meno di centomila voti espressi da un club privato, in realtà molto più privato del semplice Partito Conservatore delegato alla bisogna. Forse nemmeno in Cina, raga, se la smazzano così in pochi, ma vabbè.
A Parigi hanno un impiegato di banca, seppur di lusso, all'Eliseo. A Berlino un ex avvocato giuslavorista, uno Stato, una Economia ed un Welfare da sempre molto migliori. E dei cittadini, i tedeschi, da sempre ligi e proni sudditi di tale Stato.
Comunque a breve (forse) anche in Italia (forse) avremo (forse) un nuovo governo, vaticinato e sperato per composto da gente nuova e più capace della gente precedente, che tanti bei risultati ha ottenuto ed ha lasciato, ovvero un paese sull'orlo del collasso. Ovviamente è un vaticinio ed una speranza che solo degli strafatti di metadone e di psilocibina possono avere: Meloni Giorgia gli uomini adatti non ce li ha né ce li ha mai avuti né ha pensato prima di procurarseli.
Insomma diGiamoLo, come direbbe con tipica voce roca il nuovo presidente del Senato Ignazio che strazio La Russa: l'Europa precipita nel vuoto da decenni, ed ora l'impatto col terreno è prossimo perché non solo la UE di Bruxelles fa schifo, ma anche perché fanno ultra-schifo gli ordinamenti e soprattutto i meccanismi istituzionali e finto-rappresentativi di governo delle singole nazioni europee. Siamo per molti versi in una situazione analoga a quella di cento anni fa, in cui crollarono i regimi che avevano dominato l'Ottocento. Oggi stanno per crollare, frollatissimi, i regimi novecenteschi, e non solo in Italia.
Novecentesca è anche la Meloni Giorgia, detta la pasionaria della Garbatella (in una delle definizioni più benevole); che per altro per chi non conoscesse Roma è un quartiere per nulla deprecabile o deprecato, anzi au contraire, è appunto come dice il nome, garbatello. Però Meloni Giorgia, che nessun può negare che sia un politico (sì, al maschile, tiè) abile e accorto, almeno finora, nonché molto fortunato (lo stesso Napoleone, pare, chiedeva prima di promuovere un generale: "ma è fortunato"?) resta un politico abile e accorto che, si pensi, sempre da quel giro lì proviene. Eh sì, quel giro solito: la famosa CASTA che un certo Beppe Grillo, personaggio oggi politicamente dimenticato, vaneggiava di voler sbaragliare con le sue armate pseudonapoleoniche di volenterosi yes men per lo più incompetenti ed ignoranti (ma sempre meno degli altri esponenti della stessa Casta, la cui descolarizzazione apicale, aggiunta a palese oligofrenia, è quasi una conditio sine qua non per essere cooptati nei gruppi parlamentari di ogni ordine e grado; vedasi in tal senso le famose incursioni delle IENE di Italia1 ad interrogare i parlamentari sulle nozioni base di Storia e Cultura generale, costantemente sminchiate da costoro in una orgia di semianalfabetismo a valanga).
Ecco, la Casta.
Quella stessa Casta che poi si sputtana SUBITO dopo le elezioni ad ogni legislatura, dopo promesse tanto cialtronazze quanto tradite nel volger di minuti, manco di ore, ma che sgoverna senza soluzione di continuità e soprattutto senza opposizione veruna da TRENT'ANNI. Tutti dentro, in questa Casta, il cui massimo eroe omerico al contrario è stato il Ducetto Draghistano, senza nessun dubbio il peggior Presidente del Consiglio della Storia repubblicana, secondo solo al Berluskaiser dei tempi d'oro (matto) per danni inflitti alla nazione, ma primo per strafottenza nei confronti delle regole base della società civile e della Costituzione e soprattutto primissimo per i suoi ormai famosi DELIRIUM TREMENS modello "Volete burro o cannoni feat. Volete la pace o la aria condizionata". Draghi Mario, secondo a Berlusconi per danni, ma secondo anche solo a Mussolini per parole d'ordine di una suprema volontà, modello VINCERE E VINCEREMO e SPEZZEREMO LE RENI ALLA GRECIA (fatto anche quello, tra l'altro, grazie di tutto caro Mario).
Ecco, questa è Meloni Giorgia, se ve lo eravate dimenticati, da lì proviene, visto che qualcuno di voi la ha votata (e comprensibilmente) perché "unica" opposizione di un certo peso proprio a DRAGHULA, salvo però poi essere organica alleata dei DI LUI partiti di SGOVERNO, oltre che sempre in greppia a mangiare con anche tutti gli altri, e da trent'anni, non da ieri.
Ora, qualcuno già si domanda, oltre alle prime baruffe chiozzotte tra alleati per le poltrone, robbba per altro di routine: ma Meloni Giorgia non era quella in gamba, con le palle, notoriamente di carattere e quindi decisionista come il ruolo di leader di un partito di destra (ex fascista, ma transeat) richiederebbe? Ma allora negli scorsi mesi una squadra di governo manco se la era buttata giù sulla Moleskine? Che cacchio aspetta a presentare una lista di governo? Che gliela approvi tutta Washington, uscieri di Capitol Hill compresi? La verità, tragicomica, è che Meloni Giorgia non ha preparato un bel niente, perché questa classe politica è fatta di cialtroni, punto e basta. Anche solo l'idea di prepararsi, di studiare, di conoscere, di decidere in base a dati ed accordi razionali è del tutto aliena a questa gente, vissuta di improvvisazione, di arraffamenti, di mercati delle vacche e di parassitismo seriale. Se a Downing Street sono arrivati i giullari, i venditori di pollame e gli incapaci, figuriamoci alla Garbatella, con tutto il rispetto per quel bel quartiere, che poi non ci entra manco lui, ché qui di Montecitorio si tratta.
Ma veramente pensavate che questa e questi, dopo trent'anni di strapuntini e di pranzi e cene a schiena da Fortunato al Pantheon, si scoprano di botto statisti, che sono quelli che necessitano come ossigeno ad una nazione per sopravvivere, come ossigeno anche in tempi di normale crisi, efffiguriamoci in tempi di crisi catastrofale, anzi pure DE GUERA? MA CHE DAVERO DAVERO? Ma quanti anelli ci avete al naso, oltre a quelli à la mode?
Ma COME POTEVA Meloni Giorgia avere una minima possibilità di risoluzione dei problemucci che hanno ficcato lo stivale dentro un ennesimo ma stavolta praticamente insormontabile Mont Blanc di letame puteolente?
Avrebbe potuto farcela ad essere DISRUPTIVE (con nuovo anglovocabolo alla moda) invece che la SÒLA derivata dal suo stesso curriculum?
Beh, E SE INVECE di tenersi Zu Silvu, la Ronzulli (dico Ronzulli, che già il nome...), le olgettine e le mogliettine di Zu Silvu, il Madonnaro ex padano, l'Umberto Bossi in carriola, i Fontana no-gay e quelli coi conti in Svizzera a loro insaputa, i Renzusconi e gli Scalenda di rincalzo, Meloni Giorgia AVESSE FATTO OUTING, ovvero fosse USCITA dalla cupola paramafiosa già in tempi non sospetti, ovvero quando furbamente fondò il suo partito dal nome operettistico di "Fratelli d'Italia", optando per una opposizione VERA e non al sugo di colatura d'alici, per giunta nero, ma soprattutto altrettanto maleodorante di pesce misto, oltre che marcio?
MA QUANDO MAI. Le opposizioni vere in Italia non esistono: se esistessero non arriverebbero in TIVVÚ e sui giornali. Perché macché, niente, non ce la fanno manco morti a stare lontano dalla greppia, neanche se il premio finale potrebbe essere la greppia tutta (sì, possibile ANCHE e persino col Rosatellum, che non impedisce di vincere con i numeri muscolari che farebbe una vera opposizione a cotanti governi di scappati di casa).
Washington così ha deciso, fin dal 1943: l'Italia se la gestiscano lestofanti leccaculo e mafiosi, purché sempre a noi genuflessi. Avete perso la guerra da pazzi? Ora statevene in ginocchio.
Insomma, ma è vera furbizia arraffare tutto ciò che si può per poi fallire matematicamente, e miseramente, come TUTTI GLI SGOVERNI finora?
Una furbizia da rubagalline, soprattutto se si ha l'ex tesoriere in galera per associazione mafiosa e se sì è parte integrante della succitata Casta, poiché non si nasce tondi e muore quadrati. Una furbizia facilona quanto logica, in un paese come il nostro dove tanto nessuno ti caccia a pesci in faccia, almeno finora, anche se porti la nazione al collasso. Anzi, molto probabilmente potrai aspirare al Quirinale. Dux Draghistanus docet et licet.
Eh ma Meloni Giorgia deve avere il semaforo verde proprio da CAPITOL HILL. E come disse il precedente Duce Mussolini: "NE SARETE VOI DEGNI"?
Ma certamente, state tranquilli, padrini e padroni yankee, che qui di cervelli pensanti in Italia ce ne sono pochi, ma comunque non vanno da nessuna parte, state serenissimi. Per servire bene alla tavola dei padroncini i camerierini mica devono essere pupilli di Socrate, basta che siano peripatetici (aristotelici o mignotte che siano), anzi basta pure patetici. Agli italiani piace il bacio della pantofola, purché porporata. Ma finché son salve le apparenze, giù genuflessi.
E se invece Meloni Giorgia, da brava prima donna, ci stupisse con un colpo di teatro?
MELLLONI GGGIORGIA, TE LO DOBBIAMO DÌ: finora i precedenti eurofemminili non sono confortanti. Mad Maggie Thatcher, distruttore (di nuovo al maschile, tié!) della potenza industriale inglese, Angela Culona Merkel, distruttore del faticosamente raggiunto benessere della Unione Europea, Christine Lagarde, distruttore delegato della ricchezza europea, per tacere dei disastri yankee a nomi, tragicomici anch'essi, di Condoleeza Rice e di Hillary Killary Klinton, o della peggior bufala di promessa da marinaio di quella là, come si chiama, che non se la ricorda manco più nessuno, Kamala Kammella Harris o giù di lì. Alla facciaccia delle quote rosa.
Meloni Giorgia, senti a noi, dai retta a dei cretini, come dicono quelli simpatici: se non vuoi metter un altro bel "tecnico" a Palazzo Chigi (che così si schianta lui), oppure un Crosetto (che essendo persona intelligente non si presta manco dipinto) e Ignazio che strazio è già piazzato, o metti FIORELLO che sa fare pure la imitazione di Ignazio oppure metti AMADEUS o GERRY SCOTTI, che tanto gli ascolti li fanno comunque.
Se poi invece ci stupirai tirando fuori il coniglio dal cappello a cilindro, senza magnartelo, vorrà dire che ci stupiremo. Ma fino ad ora non ci ha mai stupito praticamente niente, nella nostra vetusta Italietta perennemente democristiana soprattutto oltre la morte dei democristiani: un paese perennemente non a caso più morto che vivo.
Anche fatto il governo, se durasse fino al panettone del '23: ma che vuoi fare, mandare la Garibaldi a Tripoli e ridare all'Italia la sua fonte energetica primaria? Tagliare bollette, tasse, prezzi e costi esondanti? Trattare intelligentemente, direttamente da protagonisti (come faceva Bettino Craxi negli anni ottanta, mica Lorenzo de' Medici nel quattrocento) con Mosca? Ricostruire il colabrodo dello Stato italiano? Mettere in galera deficienti, inetti e dediti al peculato che hanno rinchiuso e ricattato gli italiani con la Pandemenza più delinquenziale del mondo? Ripulire la fogna di corruzione che è la nazione da oltre 50 anni?
Ma quando mai.
Meloni Giorgia, stupisci il mondo. Non essere te stessa. Diventeremo tutti Fratelli d'Italia nel giro di tre mesi. E altro che prima donna premier: sarai acclamata e confermata al potere vita, come Xi Jinping, o quasi, via. Il segreto di Pulcinella è che alla Washington migliore, anche se ora sembra scomparsa, in realtà piacciono gli alleati leali molto più dei servi sciocchi. Meloni Giorgia: fai l'uomo. Niente male, eh, per la piccola quindicenne di origini sarde che dalla Garbatella diventò la capetta dei post-sanbabilini romani del Fronte della Gioventù. Dai Ray-Ban, i bomber blu e le croci celtiche allo stesso tavolo con quelli del Merton College, di Science-Po e della Hansestadt Hochschule. Mica male no? Quello che però serve davvero, quando si è al tavolo che conta, sono gli attributi, la preparazione, la intelligenza, il cuore, perché senza empatia non si capisce la politica, ma solo il mercato delle vacche. Finora le donne alla guida dei grandi paesi occidentali hanno dimostrato talvolta gli attributi, talvolta preparazione ed intelligenza, ma mai il cuore e la empatia. Meloni Giorgia finora è stata furba, forse non a sufficienza per diventare un grande leader (ancora al maschile e si catafottano again and again i pidiotismi, passati tanto celermente di moda). Se avrà tutte le altre carte per sedersi al tavolo e per restarci lo vedremo, e probabilmente lo vedremo in minor tempo di quanto non ci vorrà a fare questo benedetto governo. Scommettiamo?
Di Lapo Mazza Fontana
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