Sicilia, le elezioni infinite si sono concluse: Schifani (cdx) proclamato governatore
Dopo tre settimana dal voto del 25 settembre l’ex presidente del Senato è stato ufficialmente proclamato governatore della Regione
Anche le elezioni infinite, a una certo punto, finiscono. In Sicilia, dopo ritardi, errori e lungaggini burocratiche, Renato Schifani è stato ufficialmente proclamato governatore. L’esponente del centrodestra aveva vinto le regionali dello scorso 25 settembre, ma dopo una ventina di giorni dal verdetto restavano 48 seggi ancora da scrutinare. Oggi, giovedì 13 ottobre, è arrivata la conferma: la coalizione comporta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia può contare anche sul presidente della Regione Sicilia, così come aveva fatto col governatore uscente, Nello Musumeci. Per il centrodestra, dunque, è una conferma nell’isola.
Sicilia, le elezioni infinite si sono concluse: Schifani (cdx) proclamato governatore
Il neo presidente della Regione è stato proclamato dal presidente della Commissione elettorale, Giacomo Montalbano, che ha anche annunciato il numero di preferenze ottenute da Schifani: in totale 894.306. “Darò immediatamente segnali concreti alle fasce deboli”, ha detto l’ex presidente del Senato al termine della cerimonia di proclamazione, che si è tenuta nell’Aula magna del Palazzo di giustizia di Palermo. L’insediamento del nuovo presidente, e il conseguente passaggio di consegne con Musumeci, è previsto invece domani pomeriggio, alle 18, a Palazzo Orleans, sede della Regione, sempre a Palermo. “Esaminerò tutti i dossier di tutti gli assessorati”, ha proseguito Schifani, “perché il mio compito è di ordinaria amministrazione. Chiaramente se ci saranno delle emergenze le affronteremo assumendoci la responsabilità di derogare dall’ordinaria amministrazione”.
Sicilia, le elezioni infinite si sono concluse: Schifani (cdx) proclamato governatore
In Sicilia comincia così l’era Schifani. Il nuovo presidente troverà subito una serie di dossier urgenti da affrontare. Primo tema le impugnative del Consiglio dei ministri, anche se per affrontarle dovrà attendere l’insediamento dell’Assemblea regionale siciliana. Ci sarà da pensare subito, poi, alle province e, a seguire, al contratto dei regionali. Occhi puntati sul bilancio 2023 per il quale il ricorso all’esercizio provvisorio sembra inevitabile visti i tempi troppo stretti.