Nuovo governo, Meloni: meno senatori nell'esecutivo per evitare riduzione numeri della maggioranza

Mancano ormai pochi giorni alla convocazione di Camera e Senato, che si terrà giovedì 13 ottobre. Diverso invece il discorso per quel che riguarda il governo. Quando verrà dato l'incarico a Giorgia Meloni? Procediamo con ordine. Innanzitutto ci sarà l'elezione dei presidenti delle due Camere, poi toccherà a Sergio Mattarella organizzare l’agenda delle consultazioni.

Nuovo governo, Giorgia Meloni non vuole parlamentari nell'esecutivo

In ogni caso l’incarico alla Meloni dovrebbe arrivare tra il 21 sera e il 22 mattina, anche se inizialmente dalle parti di Fratelli d'Italia speravano di ottenere l'incarico già per il 18 ottobre. Ma poi hanno preferito rallentare un po' da un lato perché non c'è ancora l'intesa sulla squadra di governo dall'altro lato per lasciare che sia Draghi a "bruciarsi" le dita con il vertice europeo del 21 ottobre.

È importante - anche per questioni di immagine - che il conferimento dell'incarico avvenga dopo il ritorno di Mario Draghi da Bruxelles. Sarà il premier uscente, infatti, a partecipare al Consiglio di Bruxelles del 20 e 21 ottobre, vertice probabilmente destinato al fallimento salvo sorprese dell'ultima ora. C'è però un tema che sta particolarmente a cuore a Giorgia Meloni: la Presidenza del Senato che deve assolutamente andare a un suo fedelissimo. Questo perché la maggioranza di appena 15 senatori rischia in futuro di essere traballante e di mettere in difficoltà la leader di Fratelli d'Italia. La parola d'ordine dunque è: blindare il Senato. Il rischio è che nel day by day dell'attività parlamentare tra missioni in Italia e all'estero, senatori in malattia o in commissione, la maggioranza possa diventare molto più stretta di quanto non appaia ora.

Altro "mantra" di Giorgia è quello di non mettere parlamentari nel governo o di metterne comunque il meno possibile. La cosa potrebbe creare un problema numerico di non poco conto. L'anello debole è sempre il Senato: mettere eletti nell'esecutivo potrebbe sguarnire l'aula di Palazzo Madama durante le votazioni.

Di Marco Antonellis