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Lega, Salvini non molla il Viminale e punta su Agricoltura o Infrastrutture. Rimane ipotesi presidenza della Camera

Secondo quanto risulta al “Giornale d’Italia” ci sarebbero trattative in corso per dirottare il segretario del Carroccio dagli Interni alla presidenza di Montecitorio

04 Ottobre 2022

Crisi governo, Matteo Salvini: "Alcuni 5Stelle stanno bussando a porte Lega"

Matteo Salvini (foto LaPresse)

Vertice della Lega a Montecitorio per il congresso federale, che ha confermato il pieno mandato a Matteo Salvini per garantire all’Italia un governo “all’altezza delle aspettative”. Alla riunione si è parlato della possibile squadra dell’esecutivo e, secondo indiscrezioni, il Carroccio punterebbe a occupare i ministeri di Interni, Agricoltura e Infrastrutture. Salvini, secondo quanto viene riferito, non avrebbe fatto alcun nome, ma avrebbe chiesto unità e compattezza. Il Leader della Lega punterebbe in prima persona agli Interni, dicastero già occupato in passato ma stando a quanto risulta al Giornale d’Italia ci sarebbero trattative in corso, oltre a non poche tensioni, per dirottare Salvini dal Viminale sino alla presidenza della Camera.

Salvini vuole il Viminale per se ma rimane l'ipotesi Camera

Come tra l'altro chiede il fedele Giancarlo Giorgetti. Il numero due leghista vede Salvini come "il candidato naturale" per il Viminale, confermando oltre a questo che "c'è una lista di ministeri interessanti per la Lega ma non abbiamo parlato di nomi". Salvini però dovrà superare l'opposizione del "fuoco amico" di Fdi soprattutto che lo vorrebbe allontanare dal dicastero. Lo stesso Giorgetti potrebbe essere il "piano B" per la Camera qualora non si riuscisse a convincere Salvini.

All'incontro hanno partecipato diversi esponenti leghisti, fra cui il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, Lorenzo Fontana e Andrea Crippa.

Salvini ha aperto il consiglio federale della Lega a Montecitorio con una replica al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, secondo il quale “lo Stato non può permettersi flat tax e prepensionamenti”, vale a dire due punti cardine del programma di centrodestra. Salvini, esordendo alla riunione del partito convocata alla Camera oggi, martedì 4 ottobre, ha affrontato subito l’argomento. E ha confermato che la Lega andrà “avanti tutta sull’estensione della flat tax sino a 100mila euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota41 per dare opportunità ai giovani”. 

Il consiglio federale della Lega ha ascoltato la relazione del segretario e gli ha confermato pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia “un governo politico e all’altezza delle aspettative”. È quanto si legge in una nota diramata dal Carroccio. Nel corso della riunione sono state approvate all’unanimità le priorità del partito: stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo. In apertura di seduta, prima della replica a Bonomi, Salvini ha criticato Repubblica per il titolo “Assedio a Salvini” sulla prima pagina odierna. “Questa situazione di crescente tensione, con un Paese in grave crisi, rischia di alimentare odio e violenza politica individuando bersagli precisi. Basta una testa calda”, ha spiegato l’ex ministro dell’Interno.

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