01 Settembre 2022
Mario Draghi continua a sferzare i suoi ministri, stavolta sul Pnrr e gli chiede anticipare il raggiungimento di 11 obiettivi a settembre (anziché 3, come previsto) e 9 entro ottobre. Un'emergenza dovuta alla caduta del governo e che scavalca il cronoprogramma condiviso con l'Europa.
E Draghi chiede di correre veloce, considerato che ad ottobre non era contemplata alcuna scadenza. Ad oggi risultano conseguiti 9 obiettivi e traguardi del Pnrr. Ragion per cui nei prossimi due mesi si dovrà il realizzare oltre il 50% degli obiettivi e dei traguardi del Pnrr in scadenza a fine anno. I 26 obiettivi restanti verranno portati avanti nei mesi di novembre e dicembre, per un totale di 55. Questi saranno poi verificati con la Commissione europea.
La comunicazione sul cronoprogramma sul PNRR è stata resa nota dopo il cdm di questa mattina giovedì 1 settembre. Uno sprint autunnale per centrare la metà dei target, con uno "sforzo eccezionale richiesto alle amministrazioni coinvolte per i prossimi due mesi", come ha sottolineato il sottosegretario Roberto Garofoli. Il Pnrr vede oggi realizzati nove traguardi, di cui otto in anticipo rispetto alla scadenza prevista per il quarto trimestre 2022.
Si tratta maggiormente di aiuti alle città urbane e piani di investimento per i progetti richiesti dagli stessi centri urbani.
Per quanto riguarda settembre il programma tra i suoi piani principali prevede: decreto ministeriale sulle isole verdi, servizi idrici integrati, rafforzamento Centri per l'impiego, decreto ministeriale per la lotta al lavoro sommerso e riforma della scuola primaria e secondaria. Ad ottobre gli obiettivi sono: entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale; relazione sulla spending review, entrata in vigore del decreto sui criteri sociali e ambientali degli appalti pubblici, aggiudicazione degli appalti per l'alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania.
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