29 Agosto 2022
fonte: imagoeconomica.it
Draghi irritato con i partiti. Nel mirino ci solo in particolare i leader di Lega e 5 Stelle, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. "Sapevano benissimo da mesi che sarebbe arrivato lo 'tsunami' bollette ma si svegliano soltanto ora che sono in campagna elettorale facendo persino finta di cadere dal pero. Che faccia tosta! Oltretutto lo scostamento di bilancio non si può nemmeno fare perché con ulteriore debito il paese diventerebbe facile preda degli hedge funds". Questo, a quanto siamo in grado di ricostruire, è il "sentiment" che circola nel cerchio ristretto di Mario Draghi a proposito delle richieste dei partiti circa gli interventi urgenti da fare contro l'aumento delle bollette di luce e gas.
"Prima fanno cadere il Governo e poi dicono che la situazione è grave e che deve risolverla il governo! Una roba da ridere", è il ragionamento che si fa dalle parti di palazzo Chigi dove si ricorda anche che il governo è in carica "solo per gli affari correnti". Oltretutto che lo 'tsunami' sarebbe arrivato "era noto a tutti, per questo il decreto aiuti ha dato coperture fino a fine anno. I partiti erano stati ampiamente avvisati". Insomma, nessuno pensi di fare il furbo e tirare per la giacchetta il governo per motivi elettoralistici. Draghi farà il suo dovere ma nessuno pensi di approfittarne. Messaggio indirizzato soprattutto a quelli che, come Conte e Salvini, non perdono occasione per fare i "fenomeni" impartendo lezioni di economia e bilancio (sic!) all'ex presidente BCE.
Senza contare poi che chiedere ulteriore debito "potrebbe avere effetti devastanti sul paese, dato che è già sotto attacco speculativo". Quando gli squali sentono l'odore del sangue meglio non gettare altra carne in mare.
Di Marco Antonellis
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