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Elezioni Sicilia, sfida tra berlusconiani di ferro: Schifani contro Armao

L’ex presidente del Senato correrà alla carica di governatore col centrodestra e dovrà fronteggiare l’attuale vicegovernatore forzista, in campo col Terzo polo

19 Agosto 2022

Elezioni Sicilia, sfida tra berlusconiani di ferro: Schifani contro Armao

Renato Schifani (fonte foto Lapresse)

Due berlusconiani di ferro. Che il 25 settembre si affronteranno alle urne per le elezioni regionali della Sicilia. Renato Schifani e Gaetano Armao: una vita trascorsa nell’area di Forza Italia e un imminente futuro da sfidanti nella corsa a Palazzo d’Orléans, sede della Regione siciliana. Schifani, 72 anni, ex presidente del Senato, è l’aspirante governatore indicato dalla coalizione di centrodestra. Armao, 60 anni, attuale vicegovernatore e assessore regionale all’Economia in quota Fi, è l’uomo di punta del Terzo polo. Entrambi palermitani. Entrambi azzurri dentro. Ma uno di fronte all’altro nell’election day dell’isola.

Elezioni Sicilia, sfida tra berlusconiani di ferro: Schifani mette d’accordo tutti

In un primo momento sembrava che il centrodestra, la coalizione di riferimento del governatore uscente, Nello Musumeci, potesse allinearsi sul nome della forzista Stefania Prestigiacomo. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini erano d’accordo. Giorgia Meloni, invece, non aveva dimenticato l’approdo della parlamentare sulla Sea Watch insieme a esponenti del Pd e di Sinistra italiana. Schifani, allora. Su di lui hanno concordato tutti. Dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, altro fedelissimo di Berlusconi, sino alla stessa Prestigiacomo: “Sono sicura che Schifani saprà rappresentare al meglio il centrodestra in questa campagna elettorale regionale che sarà breve e intensissima”. Il volto storico di Forza Italia, che ha ricoperto il ruolo di seconda carica dello Stato dal 2008 al 2013, ha rinunciato a un posto sicuro nelle liste di Fi per un altro mandato da senatore. E ha deciso di correre per la sua Sicilia. “Mi spenderò in ogni momento della mia eventuale nuova esperienza istituzionale con due priorità: tutelare gli interessi dei siciliani e adottare scelte condivise, abbattendo eventuali barriere di incomprensione e attenendomi al principìo della pari dignità tra alleati”, ha spiegato. I suoi principali competitor saranno la candidata del Pd, Caterina Chinnici, e l’azzurro Armao. Proprio lui.

Armao: la “pazza idea” di Renzi e Calenda per il Terzo polo

Qualcuno, in Sicilia, ha parlato di “pazza idea”. Carlo Calenda e Matteo Renzi, però, hanno individuato in Armao l’uomo giusto per rappresentare Azione e Italia Viva alle regionali siciliane. “Siamo molto grati a Gaetano di aver accettato la candidatura”, si legge in una nota del Terzo polo. “La sua è una figura di alto profilo e rappresenta un’offerta di competenza e concretezza per i siciliani mentre sia il centrodestra sia il centrosinistra sono alle prese con teatrini, divisioni e veti incrociati. La Sicilia e i suoi cittadini meritano molto di più”. Incrociare Armao sulla propria strada, per Schifani, sarà quanto meno strano. “È lui che ha fatto questa scelta, che per la verità mi ha stupito non poco, visto che per cinque anni ha svolto il ruolo di vicepresidente della Regione e assessore all’Economia in rappresentanza di Forza Italia”, ha detto l’ex presidente del Senato a LiveSicilia. “Sia ben chiaro, però, che per me le sfide saranno altre”. Intanto, si comincia con quella tra forzisti per la guida della Sicilia.

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