Giorgia Meloni premier? Salvini: "Non contrario". Berlusconi: "Ha le carte in regola"

"Ieri è passata la linea del buonsenso, in tre ore di vertice abbiamo raggiunto un accordo su tutto". A parlare così questa mattina, giovedì 28 luglio 2022, è Matteo Salvini, leader della Lega che fa il resoconto della riunione di ieri con il numero uno di Forza Italia Silvio Berlusconi e la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Il capo del Carroccio poi commenta la possibilità di vedere Meloni come prossima premier, dal momento che il suo partito, ad oggi, è quello che conta più preferenze. "Sono contrario a vedere Giorgia Meloni a Palazzo Chigi? Perchè dovrei?", si domanda Salvini, che continua affermando che "è giusto lasciare la scelta italiani e non alle logiche di partiti".

Giorgia Meloni premier? Salvini: "Scelgano gli italiani. No alle logiche di partito"

Sul vertice di ieri tra i leader del centrodestra è passata la linea Meloni?, viene domandato a Matteo Salvini, che risponde prontamente: "Non è linea Meloni, né linea Salvini, né Berlusconi, chi prende un voto in più avrà onore e onori, si chiama democrazia", aggiunge il segretario del Carroccio. "Mentre nel centrosinistra - commenta - non si è capito ancora nulla, noi siamo già al programma". Lo afferma ospite ai microfoni di Radio24 questa mattina, giovedì 28 luglio 2022, all'indomani dell'incontro con Meloni e Berlusconi.

Inoltre, dopo essersi detto "non contrario" alla possibilità di vedere Giorgia Meloni come futuro premier, il leader della Lega parla anche della possibilità di avere un Presidente del Consiglio esterno ai tre leader del centrodestra, in caso di vittoria di questo. "A decidere è il Presidente della Repubblica, che affida il mandato", asserisce. "Lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani è sacro", dice.

Giorgia Meloni premier? Berlusconi: "Ha le carte in regola"

Su Meloni possibile premier non ha dubbi Silvio Berlusconi: "Lei ha tutte le carte in regola". Il Cavaliere si dice soddisfatto dal vertice di ieri, "prima di tutto perché esce un centrodestra unito - rimarca - non sui posti ma sulle idee, sul programma, sui progetti per l'Italia e anche, ma questo è secondario, sui criteri per indicare il candidato premier. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma i presupposti sono ottimi", conclude infine.