Elezioni 25 settembre, Centrodestra: "No liste uniche". Berlusconi: "Posizioni differenti"

In vista delle elezioni del prossimo 25 settembre, il centrodestra "non sta pensando a liste uniche". "Ciascun partito - spiega il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi - continuerà con la propria identità, ci sono differenze di posizione, di linguaggio, di storie tra i partiti per cui riteniamo che debbano restare". Fratelli d'Italia si dice inoltre "indisponibile a fare alleanze variabili" e Giorgia Meloni sostiene: "Io penso che quando sei una squadra e ti avvii a una battaglia la prima regola è che si vince o si perde insieme. E se si vince si governa insieme e se si perde, si sta all'opposizione insieme".

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Con gli alleati del Centrodestra - afferma Giorgia Meloni - "dobbiamo vederci quanto prima. Il punto è darsi delle regole. Io ho, ad esempio, proposto che i vertici di centrodestra non siano occasioni conviviali ma operative, da svolgere in sede istituzionali. Ci diamo un ordine del giorno e prendiamo decisioni. Questo è un modo serio", commenta. La leader di FdI ribadisce quindi la necessità di cambiare location ai vertici di centrodestra. Propone di non vedersi più "a casa Berlusconi", ma in una sede istituzionale e in un luogo neutro, come ad esempio la Camera o il Senato.

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Sempre dal Centrodestra prende parola poi il Cav, che parla del suo futuro: "Io sarò ancora qui in campo perché sento la responsabilità di essere presente con la mia azione per il mio Paese. Io - afferma Silvio Berlusconi - sarò tutti i giorni qui a raccontare il programma che ho già scritto per il 2023 e che conterrà novità. Il nostro è un programma veramente avveniristico che porterà il cambiamento per l'Italia".

Sulle dimissioni di Draghi il capo di Forza Italia si dice "sconcertato". "Francamente trovo che un ex presidente del Consiglio che parla così dell'attuale presidente del Consiglio sia fuori da qualunque regola e da un senso normale di garbo istituzionale. L'ho trovato volgare", il commento del leader del Pd Enrico Letta.