20 Luglio 2022
GRANATO - Signor Presidente, oggi si chiude, ma forse no, la parentesi di un Governo che non si è fatto scrupolo di portare avanti un'agenda internazionale contraria a qualsiasi logica, a qualsiasi buon senso, a qualsiasi interesse pubblico, inteso come interesse della collettività, facendo passare provvedimenti di una gravità inedita dai tempi del fascismo. Abbiamo visto, sotto la copertura di una maggioranza che in buona parte si definisce progressista, portare avanti misure che hanno tolto ai cittadini la possibilità di circolare liberamente all'interno del loro Paese, hanno tolto ai lavoratori la possibilità di lavorare, hanno privato del sostentamento milioni di famiglie, pur di affermare una società del controllo fondata sulla paura. Abbiamo visto obbligare alcune categorie di lavoratori ad inocularsi farmaci sperimentali che hanno procurato decine di migliaia di morti in tutta Europa e milioni di eventi avversi. Non avevamo mai visto un Governo utilizzare le Forze dell'ordine per colpire il dissenso, pagare dei costruttori di menzogne spacciandoli per verificatori di fatti per censurare la verità.
Da quando si è insediato il governo Draghi abbiamo dimenticato di vivere in una democrazia, stiamo vivendo in uno Stato totalitario che impone la sua narrazione falsa a milioni di cittadini, reprimendo il dissenso con la violenza e l'intimidazione.
Ma la cosa che fa veramente male è che finché sono state portate avanti queste misure gravissime, la maggioranza è stata compatta nel mantenere in piedi questa architettura criminale, anche quando si è trattato di mandare in Ucraina armi, contravvenendo all'articolo 11 della Costituzione, rinunciando al partenariato strategico nei confronti della Federazione Russa, rinunciando alle risorse energetiche da cui sono dipendenti le nostre aziende e mettendo a rischio la sopravvivenza economica e democratica del nostro Paese. Anche in quel caso la maggioranza non si è ribellata.
Improvvisamente, finalmente, all'apparire all'orizzonte della scadenza elettorale, c'è stato un risveglio a difesa del marchio 5 Stelle. Sono stati buttati circa 5 miliardi di euro in dosi di prodotti che si sono rivelati inefficaci e di cui vengono rinnovate le date di scadenza in maniera automatica, i cosiddetti vaccini anti Covid-19. Una scienza piegata a speculazioni finanziarie, che sconfessa se stessa, diventa il mantra su cui si organizza un'emergenza permanente, finalizzata al controllo sociale. Rispetto alla sacralità della vita umana, questa maggioranza non si è spaccata.
Diversi leader guerrafondai, che hanno sostenuto ad oltranza una politica analoga a quella di questo Governo, stanno perdendo terreno all'interno dei loro Paesi e, in un modo o in un altro, vengono depotenziati o messi da parte.
La linea senza ritorno dell'agenda 2020-2030 sta fallendo, per non dire che è già fallita. Come si può, infatti, pensare di portare avanti ad oltranza un conflitto che non ci può vedere vincitori, già perso dall'Ucraina, se non a prezzo di trasformarlo in un conflitto nucleare devastante per l'Europa e per il mondo? E rispetto a questo che farete? Chinerete il capo dicendo che ce lo chiede l'Europa (ossia la Nato)?
Oggi è senso di responsabilità mandare a casa questo Governo, soprattutto per fare fallire l'agenda criminale di cui questo Governo si fa portavoce. Ben venga quindi che i 5 Stelle abbiano generato con il non voto della settimana scorsa questa crisi. Ma adesso bisogna essere consequenziali e completare l'opera: mandare Draghi a casa e ritirare i Ministri, togliere le coperture di sistema a chi ha applicato norme incostituzionali lesive della dignità delle persone. Questo è l'epilogo che il Paese si aspetta da voi.
Schierare i barboni, duemila sindaci su ottomila, Presidenti di Regione a favore di Draghi con ridicole commendationes, quando non avete badato alle suppliche dei cittadini che avete calpestato finora, è l'esibizione ridicola di una maschera che ormai è caduta. Tutto il popolo italiano, tenuto lontano dai Palazzi da Forze dell'ordine in assetto di guerra, vuole che Draghi chiuda questa esperienza governativa, anche a costo di perdere i famosi soldi del PNRR, che non porteranno mai ristoro all'economia reale, ma costituiranno l'ennesima partita di giro per le multinazionali, che hanno programmato, grazie alla consulenza comune di McKinsey, gli investimenti previsti dalle misure di questo Piano.
Gli italiani hanno ormai capito che Draghi vuole ridurre l'Italia come ridusse la Grecia nel 2015. L'obiettivo a cui tende l'agenda 2020-2030 infatti riguarda l'aumento dell'indebitamento privato, il controllo sociale, la spesa sanitaria nelle mani delle Big Pharma, l'alleggerimento dei trattamenti previdenziali grazie all'eliminazione fisica dei soggetti fragili e anziani, sottoposti a vaccinazioni sperimentali continue ogni tre, quattro mesi.
Quello di cui si è macchiata questa maggioranza a sostegno di Draghi è aberrante. Adesso una sola cosa si può fare per espiare: chiudere definitivamente.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia