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Crisi di Governo: Mattarella respinge le dimissioni di Mario Draghi. Premier 20 luglio in Parlamento

Meloni: "Legislatura finita". Pd: "Ricreare maggioranza". Conte convoca Consiglio Nazionale

14 Luglio 2022

Crisi di Governo, Draghi pronto a salire al Colle: il premier si dimetterà dopo lo strappo M5s?

fonte: LaPresse.it

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni dalla guida dell'esecutivo del Governo. Mattarella ha però respinto la volontà dimissionaria del premier. Ha dunque invitato Draghi a presentarsi in Parlamento, dove è atteso mercoledì 20 luglio, per rendere comunicazioni affinché si effettui una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato. 

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è dimesso. Lo ha fatto durante il Consiglio dei Ministri con questa comunicazione:

Comunicazioni del Presidente del Consiglio in CdM 14 luglio 2022

Buonasera a tutti,
Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica.
Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico.
La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più.
È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo.
In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche.
Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente.
Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia.
Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi.
Queste condizioni oggi non ci sono più.
Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti.
Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani.
Grazie.

Crisi di governo: un'ora di colloquio tra Draghi e Mattarella, poi le dimissioni

Strappo al Governo dopo la crisi scatenata dall'astensione del M5s al Dl Aiuti e la telefonata tra Mario Draghi e Giuseppe Conte. Durante le votazioni sul decreto di oggi, giovedì 14 luglio 2022, il Movimento 5 stelle è uscito dall'Aula. Il premier è dunque salito al Colle, dal momento che, come lui stesso ha dichiarato, non gestirà un "non governo". 

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è poi rientrato dopo circa un'ora a Palazzo Chigi. In seguito è stato però convocato un Consiglio dei Ministri alle 18:15. Durante la riunione è stata resa pubblica la comunicazione in cui il premier Mario Draghi annuncia le dimissioni: "La maggioranza non c'è più. Venuto meno il patto di fiducia". Draghi parlerà alle Camere mercoledì 20 luglio. 

"Draghi ha fatto bene, rispettando le Istituzioni: non si fa finta di nulla dopo il voto di oggi. I grillini hanno fatto male al Paese anche stavolta. Noi lavoriamo per un Draghi-Bis da qui ai prossimi mesi per finire il lavoro su PNRR, legge di Bilancio e situazione ucraina". Così Matteo Renzi su Twitter, dopo l'annuncio delle dimissioni da parte di Mario Draghi.

Toni molto gravi da Pd: "Paese piomba in crisi gravissima che non può permettersi. Ora solo al lavoro perché mercoledì alle Camere si ricrei la maggioranza e il Governo Draghi possa ripartire".

Governo, Conte: "Chi ha operato forzatura si prenda responsabilità"

"Se domani non votate la fiducia non posso far finta di niente, mi devo fermare", aveva detto il Premier Mario Draghi. Nella mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la crisi però è ancora gestibile.

"Il M5s ha dato sostegno a questo governo sin dall'inizio con una votazione" e i con i "pilastri della della transizione ecologica e della giustizia sociale. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui norme contro la transizione ecologica entrano in un dl che non c'entra nulla, noi per nessuna ragione al mondo daremo i voti", ha detto nel pomeriggio il leader dei 5s Giuseppe Conte uscendo dalla sua abitazione. "Se qualcuno ha operato una forzatura si assuma la responsabilità della pagina scritta ieri. L'introduzione" di quella pagina "è stata la riunione del Cdm in cui i nostri ministri non hanno partecipato al voto". "Se noi prendiamo degli impegni con governo, Parlamento e cittadini e siamo coerenti, chi si può permettere di contestare questa linearità e questa coerenza? Non chiediamo posti, nomine, nulla, ma chiediamo ovviamente di rispettare un programma definito all'inizio: transizione ecologica e urgenza della questione sociale che adesso è esplosa. O ci sono risposte vere, strutturali e importanti opporre nessuno può avere i nostri voti".

Crisi di Governo, Draghi sale al Colle: il premier si dimette dopo lo strappo M5s

Lo aveva annunciato Mario Draghi. Qualora oggi al Senato, il Movimento avesse dato realmente seguito alla decisione di uscire dall'Aula durante la votazione sul dl Aiuti, Mario Draghi sarebbe stato pronto a salire al Colle per presentare le sue dimissioni. Il premier ha così formalizzato la richiesta che aveva già annunciato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: quella di non essere rinviato alle Camere. Lo ha fatto al Consiglio dei Ministri iniziato alle 18:15.

Se da una parte dunque molti pensavano che, alla fine, il presidente del Consiglio non si sarebbe dimesso - nonostante lo strappo M5s - e sarebbe rimasto a capo del Governo, dall'altra sono molti gli italiani e i politici che già questa mattina guardavano al post-Draghi. Tra i democratici, già nei giorni scorsi, si erano tenute delle riunioni informali e lo stesso segretario del Pd Enrico Letta aveva parlato di elezioni "almeno dopo il varo della Finanziaria". Secondo altri invece sarebbe bene "andare al voto prima, per catalizzare i consensi".

Dal centrodestra invece, il leader di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi, appena due giorni fa, si era detto favorevole a un Draghi-bis, anche senza la presenza del Movimento 5 stelle.

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Commenti all'articolo

  • COSIMODIBARI

    COSIMODIBARI

    14 Luglio 2022 - 09:43

    Draghi si dimetterà forever perchè in un modo o nell'altro glielo ha fatto capire il PD, che sarebbe minoritario tra Lega, FI e i kompagni di Di Maio.

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