12 Luglio 2022
Fonte: lapresse.it
"Non si affrontano i problemi dei cittadini minacciando il governo": così il ministro Luigi Di Maio, fondatore di Insieme per il Futuro, commenta le tensioni in maggioranza. E sottolinea che "non possiamo permettere che populismi e sovranismi prendano il sopravvento, generando una crisi di governo. Con il lavoro, il dialogo e il confronto si trovano le soluzioni. Noi miriamo solo a quelle".
Ore di tensione nel governo dopo che nella giornata di ieri il Movimento 5 Stelle non ha votato il decreto legge Aiuti alla Camera. Il testo passa con 266 sì e 47 no. Ma sul provvedimento la tensione si sposta al Senato, dove il testo deve essere approvato entro questa settimana. Questa mattina il premier Mario Draghi vedrà i sindacati: in questa occasione saranno affrontati diversi temi di peso che si incrociano con il documento presentato dai 5stelle: dai minimi salariali per combattere il 'lavoro povero' al taglio del cuneo fiscale.
Il premier Draghi in serata al Quirinale per un incontro con il presidente Mattarella: al centro del colloquio, si apprende, sono stati passati in rassegna i temi di politica internazionale e nazionale. Il Capo dello Stato ha raccontato della sua recente visita ufficiale in Africa. Per quanto riguarda il voto sul dl aiuti, Mattarella non ha commentato eventuali scenari.
"Chiediamo al presidente Mario Draghi di sottrarsi a questa logica politicamente ricattatoria e di prendere atto della situazione che si è creata. Così come siamo stati responsabili nel far nascere il governo Draghi, altrettanto lo saremo nell'ultimo scorcio di legislatura. Ecco perché chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani". Così il presidente di FI, Silvio Berlusconi. "Bene la richiesta di chiarimento sull'attività del governo, a cui aggiungiamo la necessità di stoppare le leggi su droga libera e cittadinanza facile. Non è questo che si aspettano gli italiani da questa maggioranza!", riferiscono fonti della Lega.
Un vertice d'urgenza è stato convocato da Silvio Berlusconi ad Arcore. Secondo quanto si apprende sono arrivati il coordinatore nazionale Antonio Tajani e i capigruppo Annamaria Bernini e Paolo Barelli.
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