Di Aldo Snello
27 Giugno 2022
Fonte: Facebook profilo Damiano Tommasi
Damiano Tommasi non è un politico, non ha mai fatto politica, non sa cosa vuol dire amministrare una città bella ed esigente come Verona, sa a mala pena parlare in telecamera, ha un dialogicità passiva, che stanca dopo 10 secondi di discorso, è moscio negli approcci e non piace a più della metà dei cittadini; a Verona non è accaduto il miracolo del centrosinistra, è avvenuto un vero e proprio disastro, visto che Tommasi si troverà davanti un qualcosa che non ha mai fatto e non saprà come gestire. Cercherà di trovare la migliore squadra per barcamenarsi in consiglio comunale ma non basterà. Verona appartiene al centrodestra e tarata su questo schema, bello, lineare, di basso profilo ma operativissimo; di certo, la città scaligera non permetterà tolleranza verso tutti, feste comuniste e pride vari, riconoscimenti ad cazzum per cancellare la cultura della tradizione, ed è in tutto questo che Damiano Tommasi non reggerà il colpo. E qui, il soccorso del Pd a livello nazionale rappresenterà un altro disastro.
Verona, per il primo anno, andrà avanti con quanto fatto dal centrodestra in questi anni ma quando Tommasi arriverà a toccare davvero il potere, lì si assisterà ad un patatrak vergognoso, poiché i conti devono tornare e al massimo l’ex calciatore della Roma può contare i giocatori in un campo. L’esaltazione della vittoria finirà in pochi mesi perché, al di là che Tosi e Sboarina non abbiano voluto fare (stupidamente) apparentamenti al ballottaggio, di sicuro non lasceranno nulla al caso per andare contro una sinistra che ha vinto solo all’apparenza e che ridurrà presto Verona in malo modo.
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