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Palermo, Francesco Lombardo arrestato, chiedeva voti al boss mafioso Vella. Altro caso Pietro Polizzi

Fatale per lui l'intercettazione col boss mafioso Vella, scarcerato il maggio dell'anno scorso assieme a quattordici imputati. A due giorni dalle elezioni il clima si fa rovente

10 Giugno 2022

Francesco Lombardo

Francesco Lombardo fonte twitter @FrancoBlog49

Tre giorni dopo l'arresto di Pietro Polizzi, arrivano le manette anche per Francesco Lombardo, geometra e in cerca di voti dai boss mafiosi. Lo hanno sorpreso le microspie della squadra mobile. Anche lui in corsa nella coalizione che sostiene il candidato sindaco di centrodestra Roberto Lagalla. Per Lombardo è stata fatale la giornata del 28 maggio, quando è stato intercettato dagli investigatori mentre colloquiava con un boss di Corso dei Mille, Vincenzo Vella, già condannato per la terza volta e l'anno scorso scarcerato dalla corte d'appello per un vizio scoperto nell'udienza preliminare.

Palermo, manette per Francesco Lombardo: ha incontrato Vella

Nuovo capitolo nella campagna elettorale in Sicilia con l'arresto di Francesco Lombardo, in lizza con FdI nella coalizione che sostiene il candidato di centrodestra Roberto Lagalla. Una mossa avventata che potrebbe risultare decisiva a due giorni dal voto. Lombardo è andato dal mafioso sollecitando un interessamento per il voto di domenica, offrendo in cambio la sua disponibilità dopo le elezioni. Per Polizzi invece è risultato fatale il ricevimento del boss Agostino Sansone nel suo comitato elettorale.

Contestato il 416 ter: la condanna scatta non solo quando il politico offre o promette denaro o altre utilità, ma anche quando semplicemente si mostra disponibile. Per Vella parla la carriera: lunga e mafiosa alle spalle. Era stato scarcerato lo scorso maggio assieme ad altri quattordici imputati: tra di loro alcuni esattori del pizzo denunciati da due commercianti. Lombardo ex vice presidente del consiglio a Villabate sul suo profilo Facebook scriveva: "Cari concittadini, amici e simpatizzanti, vi comunico la decisione di continuare la mia esperienza amministrativa candidandomi al Consiglio comunale di Palermo, nella compagine di Fratelli d'Italia, della quale attualmente ne faccio parte".

"Migliaia sono i motivi che mi spingono a fare questa scelta, tutti racchiusi in un solo vero motivo, l'amore per questa Città dove sono cresciuto tra la gente umile come me che mi ha visto crescere, studiare, lavorare, e formare una famiglia con sani principi morali".

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