03 Giugno 2022
Fonte: Imagoeconomica
Il gruppo bancario Goldman Sachs ha fatto pervenire agli italiani un messaggio chiaro e forte, che ha il suono di una minaccia: gli Italiani devono continuare ad affidarsi senza remore e senza tentennamenti alle premurose e sapienti mani di Mario Draghi, l'euroinomane di Bruxelles che Golman Sachs conosce bene. Tutti sanno, o dovrebbero sapere, che Mario Draghi ai suoi esordi lavorò giustappunto per la grande banca d'affari che ora ne osanna le virtù, a tal punto da indicare quasi minacciosamente agli italiani l'esigenza di continuare ad affidarsi a lui. Si tratta, va detto, di una tendenza tipica dell'evo neoliberale: sono i mercati a dire imperativamente ai popoli come votare, minacciandoli in forma talvolta apertamente ricattatori. Molti senz'altro ricordano le inqualificabili parole di un grigio burocrate eurocratico di qualche anno addietro: "i mercati insegneranno agli italiani come votare". Ci troviamo dunque, ed è bene saperlo, nel bel mezzo di un dispotismo bancario, di una tirannia finanziaria. In sostanza, la democrazia, nobile nome che corrisponde oggi alla autocratica governance mercatista, tende sempre più a ridursi al gesto con cui i popoli votano "democraticamente" ciò che i mercati hanno già deciso autocratica mente nelle stanze chiuse di banche e gruppi finanziari privati.
di Diego Fusaro
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