27 Aprile 2022
"Il Pdl lo inventai io. Berlusconi e Fini sono viventi e in buona salute, possono confermarlo. Sono stato un co-fondatore del Pdl e continuo a fare quel mestiere, ritengo che sia stato un errore sciogliere quella esperienza''. Lo afferma Gianfranco Rotondi, presidente di Verde è popolare, tornando sull'idea di una rifondazione di un nuovo partito unitario del centrodestra. "L'unità del centrodestra c'è stata solo con Berlusconi, perché è stato il De Gaulle italiano. Piaccia o no ha ereditato il blocco sociale del pentapartito e se lo è cucito addosso come un abito". "Oggi Berlusconi ha una funzione diversa e può essere ancora una volta lui a dare una linea. E riaprire il cantiere del partito unitario del centrodestra. A noi manca una forza con una vocazione maggioritaria, come a sinistra è il Pd".
E sulla possibile leadership Rotondi dice: "Non dobbiamo mostrare dispiacere per il fatto che Giorgia sia cresciuta e possa anche conquistare i galloni di una leadership. Nella Dc si diceva 'chi ha filo tesse'. Se a questo giro ha più filo la Meloni io non mi impicco al filo della Meloni: cerco di vedere se aiutandola possiamo vincere la partita". "Se il tema, invece, è solo una guerricciola fra bande, posso dire che il centrodestra non esisterà più''. Nessun dubbio, invece, su chi debba essere il federatore: "Salvini. I leader debbono farsi carico di parole d'ordine nuove. Senza pensare che il centrodestra debba esistere solo se coincide con la vittoria della propria ambizione del momento. Perché alla fine non c'è solo Palazzo Chigi. Una classe dirigente che punta a un'idea del Paese e vince su quella ha più posti che persone".
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