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Russia e Ucraina, Draghi: "Pronti a inasprire sanzioni contro Mosca se necessario"

Il premier Mario Draghi: "Ho avuto modo di incontrare brevemente Joe Biden e abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulla situazione attuale e su quello che l'Italia può fare"

24 Marzo 2022

Russia e Ucraina, Draghi: "Pronti a inasprire sanzioni a Mosca se necessario"

fonte: Instagram @mariodraghi_presidente

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in arrivo oggi all'Europa Building per i lavori del Consiglio europeo, si lascia andare ad alcuni forti dichiarazioni nei confronti della Russia: "Se necessario - dice - noi siamo pronti a inasprire le sanzioni" contro Mosca. Queste - continua - sono state descritte come straordinariamente efficaci" per contrastare l'azione di Putin in Ucraina. "L'economia russa è infatti - secondo il premier - fortemente indebolita". "Sia il summit della Nato che quello del G7 hanno mostrato un'unità straordinaria nel condannare l'aggressione all'Ucraina". Per quanto riguarda invece la no fly zone richiesta dal presidente ucraino Zelensky, viene "ribadita l'impossibilità" di metterla in atto sia da parte della Ue che della Nato. "Ho avuto modo di incontrare brevemente Joe Biden", racconta ancora Draghi. "Abbiamo avuto uno scambio di opinioni sulla situazione attuale e su quello che l'Italia può fare".

Gas in rubli? Draghi: "Violazione contrattuale"

Il premier passa poi a parlare della decisione di Vladimir Putin di far pagare il gas russo in rubli. "Questa - afferma - è una violazione contrattuale. I contratti sono considerati violati se questa clausola viene applicata da Mosca", prosegue. "In ogni di questo non abbiamo parlato oggi. Affronteremo il tema in Consiglio Ue". E ancora: "Il mercato del gas funziona male, i prezzi sono speculativi, servono misure, ma di misure specifiche non si è discusso".

"Sulla sicurezza energetica e alimentare una risposta è la diversificazione, che stiamo facendo cambiando le fonti di approvvigionamento" perché "l'Europa vuole diventare indipendente dal gas russo". Per il presidente del Consiglio Mario Draghi, "un aiuto deve venire da Canada, Usa e grandi produttori di gas liquido e anche su questo c'è stata estrema collaborazione. Unità e solidarietà descrivono questi incontri", ha rimarcato a più riprese il premier.

"Dobbiamo mitigare l'inevitabile. Non la chiamerei recessione, non credo che ci sia una recessione. Penso che abbiamo un rallentamento dell'economia. Si prevedeva che avremmo avuto una crescita robusta, molto robusta, quest'anno; ora sta rallentando, quindi - conclude infine Draghi oggi - dobbiamo guardare con attenzione e agire, sostenere le nostre economie".

Di Giorgia Belfiore

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