16 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
I M5s ha presentato un Ordine del giorno per l'abolizione del Green pass rafforzato, ma le richieste della base non sembrano essere state ben accolte dal presidente Conte. L'ex premier ha istituito una riunione dei gruppi parlamentari dove è andato in scena uno scontro che ha visto contrapporsi una frangia consistente di deputati e senatori contro il certificato verde. Il capogruppo 5 stelle Davide Crippa in controtendenza con le idee dei parlamentari ha commentato: "È stato formulato un odg per l'abolizione della certificazione verde nel primo provvedimento utile... Confido che i colleghi firmatari e il proponente, alla luce delle conclusioni di Conte, riflettano sull'opportunità di presentarlo". "Evitiamo di lasciare un documento formale che ci potrebbe creare problemi", è l'invito del capogruppo.
A stretto giro di posta arriva la risposta del leader M5S Giuseppe Conte alla proposta di abolizione del super green pass: "È una posizione singolare, francamente mi sembra una posizione che non corrisponde alla linea fin qui seguita". "Chi lo firma si assume una grande responsabilità davanti al paese", le parole dell'ex premier.
Conte prosegue: "Il green pass ha costituito un buon compromesso rispetto alle varie opzioni in campo", replicando poi così agli interventi dei parlamentari: "Dire che siamo fuori dalla pandemia non è proprio corretto, stiamo transitando nella fase dell'endemia. Non possiamo smantellare e dismettere le misure di precauzione sin qui adottate". "Noi siamo quelli che si sono assunti una responsabilità durante la pandemia e continuano ad averla però possiamo legittimamente rivendicare con il governo stesso un dialogo per lavorare insieme a una prospettiva di allentamento delle misure", ha quindi aggiunto Conte.
Secondo quanto si apprende, durante l'incontro, la maggioranza di deputati e senatori pentastellati avrebbe chiesto di non prorogare ancora lo stato di emergenza dovuto alla pandemia di Covid e di sospendere l'obbligo di green pass alla fine di marzo. Da subito, invece, i parlamentari grillini avrebbero chiesto di tornare alla certificazione verde base per tutte le attività, quella ottenibile anche con il tampone negativo, eliminando, di fatto, il super green pass.
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