Quirinale, Franco Gabrielli: "Elisabetta Belloni vittima di giochi di potere. Zero possibilità che vada via"

Franco Gabrielli si esprime sulla vicenda legata al Quirinale di Elisabetta Belloni. Il prefetto in un'intervista a "Porta a Porta" ha fatto il punto e svelato i retroscena legati ad uno dei nomi più chiacchierati per il Colle.

Quirinale, Gabrielli: "Belloni una vittima"

Per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata per la Sicurezza Gabrielli, la Belloni "è stata una vittima". "Ho seguito la vicenda in presa diretta, da grande servitrice dello Stato lei ha vissuto con fastidio e preoccupazione tutto questo. Mi ha informato subito ed io ho seguito passo passo. Sono state veicolate notizie di incontri, quando lei non era neppure a Roma", dice.

"Lei è stata una vittima di questa vicenda ed ora bisogna imparare dagli errori, commessi a volte in buona fede e con le migliori intenzioni: alcuni soggetti ed alcune istituzioni devono essere messe al riparo. O hai la certezza che venga eletta oppure si arrecano danni alla persona ed alle istituzioni che bisogna salvaguardare", continua.

"Non c'è alcuna possibilità di rimozione di Elisabetta Belloni. Lei gode della fiducia mia e di Draghi" ha puntualizzato Gabrielli. "Questa vicenda ci deve insegnare che alcune istituzioni vanno messe al riparo. Non si può giocare intorno a una persona che rappresenta le istituzioni".

Belloni: la politica era parzialmente d'accordo

Nei giorni di votazioni i nomi proposti sono stati diversi. Non solo la Belloni infatti ma anche la Casellati ha avuto la possibilità di diventare Presidente della Repubblica, visto che una buona parte della politica era d'accordo sull'elezione di un Presidente donna. Matteo Renzi in quei giorni aveva commentato: "Belloni è una personalità di straordinario valore, ma non può fare il Presidente della Repubblica se è capo dei servizi segreti in carica". Più o meno stessa reazione da parte Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Con Elisabetta Belloni ci ho lavorato assieme, è un profilo alto ma non giochiamo a bruciare nomi e soprattutto non spacchiamo la maggioranza di governo", così il grillino.