07 Febbraio 2022
Giuseppe Conte (fonte: Lapresse)
Il M5S rimane senza leader: Giuseppe Conte decade dalla carica dopo la decisione del tribunale di Napoli che ha bocciato le modifiche allo Statuto apportate lo scorso agosto. Le delibere in discussione risalgono rispettivamente al 3 e al 5 agosto 2021. Al Movimento 5 Stelle vengono contestati "gravi vizi di forma" che hanno impedito a circa 80.000 iscritti di partecipare al voto che portò poi Giuseppe Conte a diventare capo del movimento. L'azione in tribunale è stata portata avanti da alcuni militanti delusi. L'avvocato di questi conferma che "sono state azzerate tutte le cariche del Movimento 5 Stelle". E ancora: "Il M5S è decapitato, siamo all’anno zero: ora ritorna in vigore il vecchio statuto, bisogna nominare il Comitato direttivo".
Il processo che ha portato alla nomina di Giuseppe Conte a leader del movimento è risultato "illegittimo". Nei fatti la contestazione riguarda "l'alterazione del quorum assembleare" derivata da un'ingiustificata esclusione di circa il 40% degli aventi diritto al voto. Questi ultimi sono stati 113.894 - ovverosia coloro i quali sono risultati iscritti da oltre 6 mesi - invece dei 195.387 regolarmente iscritti. Ne consegue che un tale vizio di forma comporti l'annullamento di qualsiasi delibera emessa che da esso sia macchiata. Inclusa quella che ha portato Conte a diventare Presidente del Movimento in data 5 agosto 2021. "Le delibere impugnate...con cui è stato modificato il suo statuto e subito dopo nominata la neonata figura di presidente vanno sospese in attesa dell’esito del giudizio di merito", si legge nell'ordinanza.
Il caso è scoppiato proprio per volontà degli attivisti che si sono sentiti esclusi dal processo decisionale. "Noi siamo dentro il Movimento, siamo ancora associati e per questo abbiamo potuto presentare ricorso - dichiara Steven Hutchinson, attivista M5S, dopo la decisione dei giudici - dietro di noi ci sono centinaia di iscritti in tutta Italia che ci hanno supportato. Questa vittoria va anche a loro e a tutti gli iscritti"
Si torna dunque allo statuto di febbraio 2021. Sottolinea Hutchinson: "Lo statuto di allora era già di per sé nuovo. Avevamo già uno statuto democratico uscito da stati generali durati a lungo, il momento più alto forse del Movimento, che è stato cancellato da un colpo di spugna".
Conclude: "Ora non serve a nulla la battaglia interna tra Conte e Luigi Di Maio, nessuno dei due ha alcun potere di deliberare su nulla. Ora il nostro garante, Beppe Grillo dovrà gestire la situazione. Vediamo cosa dirà, ma abbiamo fiducia. La nostra idea, anche presentando il ricorso, è quella di costruire un Movimento sempre migliore"
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